Teatro - Ernesto Murolo/Addio, mia bella Napoli!

'A Wikisource.
 EPUB   MOBI   PDF   RTF   TXT
 

[p. 1 càgna]

“ ADDIO, MIA BELLA NAPOLI! ”

[p. 2 càgna]
PERSONAGGI.


Miss Mary Stivenson. Adelina Magnetti.
Mister Guillaume, suo zio. Francesco Amodio.
Donna Matilde Siano. Maria del Giudice.
Carlo suoi figli Carlo Pretolani
Bianca Amelia Bottone.
Ondina Ida Bottone.
Il loro vecchio nonno. Gennaro Pantalena.
Totonno "cap'auciello" della paranza dei pescatori L. Galloro.
Francesca, sua moglie. L. Gaglianone.
Giuvannella " matina matina. " Gilda Scarpetta
Cerefuoglio suoi figli
Tummariello A. Mercurio.
Nunziata (una figlia della Madonna). A. Gaglianone.
Don Alfonso, antiquario. Alfredo Crispo.
Maddalena. A. Cozzolino.
"Speniello." giovane dell'antiquario. S. Durelli.
La voce del capraio.


Le voci dell'ostricaro, del venditore di fichi d'India, del venditore di noci americane. Il canto dei "Posteggiatori".

A POSILLIPO - TEMPI NOSTRI


Questi due atti furono rappresentati la prima volta in Napoli al Teatro Nuovo, la sera del 9 aprile 1910.
[p. 3 càgna]Miss Mary — È nata in Francia ed è stata, da un anno, condotta dal padre americano, a Boston. È bionda, esile, l'occhio grande, vivace in cui la gioia di ritrovarsi in Napoli, nel paese sognato, è vivissima ed accompagna ogni sua parola, ogni suo gesto. Ha imparato l'italiano, ma l'accento risente dell'idioma francese e nella pronuncia l'"r" è strisciante.
Mister Guillaume Stivenson — suo zio paterno. Alto, sbarbato, affabile.
Donna Matilde Stano — È uno dei tipi della mezza borghesia napoletana, di mediocre levatura, parolaia, espansiva. Il suo linguaggio è caratteristico della sua classe: pretenzioso e sgrammaticato, un misto di dialetto e di lingua. Molto spesso è l'ingenua traduzione di un pretto vocabolo vernacolo in un'ibrida parola italiana. Si noti il "signorina miss" con cui donna Matilde rivolge la parola a Mary: Ella crede che signorina sia l'appellativo di fanciulla, e miss, sia una specie di titolo onorifico. Ella ignora che cosa sia, e dove sia la tomba di Virgilio. Esempio più specifico sono alcune battute nella scena coi popolani. Donna Matilde traduce il caináteme (mio cognato) in cainato e crede d'aver spiegato a Mary il vocabolo in italiano.
Bianca — sua figlia, una bella ragazza florida, chiacchierina, piena di brio e di saggezza, e questa ella ostenta con improvvise ed inopportune massime, e con consigli non meno puerili e fuori posto; frutto secondo lei, di precoce esperienza. È più attenta, ma la forma del linguaggio è quella di donna Matilde e di
Ondina — sua sorella, quindicenne, dalle uscite ora melense ora enfant terrible. [p. 4 càgna]Carlo — loro fratello, un bel giovinotto un po' pallido ma sorridente, allegro. Veste con una certa eleganza. È impiegato in uno "Studio" d'emigrazione in via Piliero; e il suo genere di vita, il contatto e le abitudini diverse, hanno dato alla sua parola, alla sua figura, ai suoi modi, una tal quale signorilità che lo distacca dall'ambiente della famiglia. Come se ne distacca un poco
Il loro vecchio nonno — ottantenne, che ha vissuto l'epoca d'oro della vecchia Napoli borbonica e che trova sempre modo di ricordarla e di confrontarla con gli usi, i costumi, le idee della Napoli moderna.
Don Alfonso Bugni — Antiquario, un bel vecchietto arzillo, furbo. Ha un tic nervoso che si accentua quando gli si contesta l'autenticità d'un oggetto antico.
"Speniello" — è il giovane della sua bottega, ragazzone idiota e burlone.
Totonno — detto "cap'auciello" marinaio, una specie di colosso buono, ridanciano, dalla pretta ed incomprensibile pronunzia vernacola che, a volte, scivola nel gergo. Nella scena ultima egli si sforzerà sobriamente di farsi comprendere da Miss Mary, che attonita, con la bocca aperto al sorriso, lo ascolterà senza comprenderlo.
Francesca — lavandaia, sua moglie,
"Cerefuoglio" — un monello, in abito votivo. San Ciro lo salvò da un malanno, e i genitori s'affrettarono — com'è usanza — a vestirlo col saio che indossava il Santo.
Giuvanella"matina matina, " popolana.
Tummariello — suo figlio. Un altro monello, lacero, sporco, ma dagli occhietti vivacissimi. Ha la testa fasciata come in un turbante bianco conseguenza d'una famosa caduta.
Nunziata — è una " figlia della Madonna" , raccolta in casa di Giuvannella. La bambina è in vesti rattoppate, dimesse, ma pulite. Sembrano un po' tristi gli occhi grandi e neri.

Maddalena — La cameriera di Miss Mary, assunta in servizio per due mesi di loro permanenza in Napoli. [p. 5 càgna]
ATTO PRIMO.


La terrazza di una villa a Posillipo, in alto, sul mare, di fronte al Vesuvio. Ai quattro lati della terrazza sorgono dei pilastri in fabbrica che sostengono un pergolato di rose d'ogni mese, di convolvoli e di gelsomini. A sinistra della terrazza tre scalini menano alla porta d'entrata della casinetta. A destra, nel fogliame di piante rampicanti, un cancello che divide la terrazza dal viale del giardino. Due, tre tavoli con sedie. Una sedia a dondolo. Sono le 7 di un mattino d'estate. Il sole è opaco. Il vento caldo scuote a tratti, il pergolato. Trillano gli uccelli nel fogliame. Per la via di Posillipo si odono il tintinaio delle piccole campane appese al collare delle capre e la grossa campana della vacca, che il lattaio scuote per avvertire i suoi clienti. Di lontano il rintocco della campanella della parrocchia. Qualche voce, qualche tromba d'automobile. La scena è vuota.

SCENA 1.a


Mister Guillaume, poi Maddalena.


Mister dalla sinistra:

reca tra le mani delle lastre fotografiche che allinea sul parapetto.


Oh! Jes! (Siede sulla sedia a sdraio, tira fuori una pipetta corta e fuma dondolandosi. Nel viale s'udrà il tintinnio della capra).

LA VOCE DEL CAPRAIO


'O craparo...

Maddalena dalla sinistra con due bicchieri vuoti apre il cancello, porge il primo bicchiere al capraio ed aspetta, una mano sull'anca. [p. 6 càgna]

VOCE DEL CAPRAIO

Te voglio dà ’a crema stammatina (Allunga il braccio e le dà il primo bicchiere).

MADDALENA

Guè, ma si’ capoteco sà... Ccà ce ne mancano doie dete... Ogne matina m’hè ’a fà avè na murtificazione. Scola a gghiénghere!


SCENA 2.a

Mary e detti.

MARY viene dalla sinistra, scende con un tallo i due gradini corre verso lo zio, lo abbraccia, poi va verso il capraio.

Ferma, ferma... brigante! Voglio vedere io, voglio vedere mungere io. Mi hai messo l’acqua, ieri, brigante! (Si accoccola presso il capraio e dà in un piccolo grido).

Ecco , guarda, brigante, l’ ho vista... Ci hai messo l’acqua!... In Una bottiglietta... (Lo investe, ti dispera).

MISTER si alza va verso il gruppo.

MARY allo zio.

Ci ha messo l’acqua.

MISTER a Maddalena.

Pagate Michele. Domani piglieremo altro capraio.

MADDALENA a Michele.

Ben fatto! Ha da avè sul’ogge stu guaio ’e notte. Tiene (Lo paga).

LA VOCE DEL CAPRAIO

Sia fatta ’a vuluntà do Pateterno... Chell’era na [p. 7 càgna]buttigliella c' ’o scemppo p’ *a tossa... Teh !... Chià... Pascarc...

(Va via. Dopo poco, e anche nelle battute della icena seguente, ii udrà lo «campatilo della capra che attraversa la via),

SCENA 3.*

Detti, meno la voce del capraio.

MISTER a Maddalena.

Tu stavi accordo... La nostra cameriera non l’avrebbe fatto.

MADDALENA

Ccellenza, ncopp 'a stu lutto... (Mostra uno acialletto >ìero che ha al collo).

Sopra a questo lutto che porto, io non ci ho colpa... (Piange. Tenta di f*r*i comprendere da Mary) Ccellenza, sopra 11* anema ’e mamma mia che è morta... Io niente ccel- lenza...

MARY intec/ompendola.

Capisco... capisco... T*ho capita. Capisco bene il na- poletano io. (Allo zù>). No... zio. Maddalena... no (Con intonazione di pietà). Ncoppa il lutto che porta...

MISTER

Lutto che porta ? All nght 1 (Risiede (untando).

SCENA 4.*

Detti e Bianca.

Dei passi sulla ghiaia. Bianca appare attraverso ii cancello.

BIANCA Pronta ? Siete pronta Miss ? [p. 8 càgna]MARY va al cancello, l'apre.

Avanti...

{Bianca mie in ùcena).

MARY in tono lamentevole,

Sapete Bianca... M’hanno messo 1*acqua nel latte...

BIANCA

È stata ’a cameriera, è vero ? ’O ssolito, nemici pagati.

MISTER e MARY («no cenno di no.

BIANCA a M/tiet.

Non ve ne fidate mai. Milord. Noi abbiamo tenuto na donna di servizio. na contadina dì Grumo Nevano che pareva na santa, ma quello chc teneva sotto, mia cara Miss, non ve lo potete nemmeno figurare. Per dirvene una, la vigilia di Pasqua, mammà...

MISTER P intenomp*.

Ma no ’ncoppa il lutto che porta. Maddalena no...

BIANCA

£ chi ? L’ «lira cameriera vostra ? 1’ americana ? Ha fatto subito comunella col capraio, e se capisce...

MARY

Ma no, la nostra cameriera è a Napoli a fare delle spese. [p. 9 càgna]MARY

Chiamatemi Mary, Bianca.

BIANCA ùmida.

Ci siamo conosciute da poco. Certo, voi siete Americana.

MISTER ridendo.

Nao...

MARY

lo sono nata a Parigi.» Mia madre è francese... ho sempre vissuta a Parigi. A sette anni sono stata a Napoli, sapete ?

MISTER

Suo padre Americano. Tiene sue miniete lì... Da un anno sono stabiliti laggiù..

BIANCA

Ma è sempre come se fosse... Siete venuti a Na* poli per un paio di mesi. Poi tra noi c’è tanta differenza... Certamente noi pure stiamo bene di posizione... ma vicino ai milioni, grazie, lo so pure io.

MISTER ride.

MARY

No, Bianca... Io mi chiamo Mary... Maria, ecco...

BIANCA

Beh ! Allora Come volete. (Con aggressiva intimità). Senti Mari, se e’ era io presente al fatto, afferravo lui, la capra, il latte e ’o ruciuliavo pe* dentro o ciardino.

MISTER Ha teso l'orecchio alla pvola * rocioliare ’ e sorride.

MARY ridendo anche lei.

Rocioliare... ? [p. 10 càgna]BIANCA tenta di spiegarti.

£ io l'americano non lo so: è inutile... Adesso ve

lo spiego in francese :

Fè tombe... Lo facevo cadere.

MISTER a Mary, sorridendo.

Cadere: rocioliare...

MARY con occhi sorridenti e di maravigli^

Rocioliare...

MISTER

All right...

MARY carez/a tìiunca.

Pigliamo il caffè e latte.

BIANCA

E la messa ' Bada che ti perdi la messa, sai... Non ne voglio saper niente.

(Il mare ji fa grano, iI rumore delle onde che 5'infrangono salilo scogliera, Male fino alla terrazza. Il vento caldo scuole il pergolato, ed alcune foglie di rose cadono nella veranda).

Abbasta... ca non viene a piovere...

MISTER, BIANCA, MARY si afacciano alla balaustrata.

MISTER

Niente fotografie... sole poco...

MARY

NapoliI Napoli! Napoli, Bianca...

BIANCA

Madonna e che passione che ci tieni ! Noi ci siamo

abituati. (Le osserva la piccola collana di coralli). Che belli CO*

ralli. Sò fini? Già, che domanda che faccio... Cum[p. 11 càgna]me sò scema a certi momenti... Domenica Carlo ha preso un altra volta i biglietti per Capodimonte, ci torni ?

MARY

Ma come ! E dov’ è Car... il sig. Carlo ?

BIANCA

Gesù, quello ha perduto la testa pe' voi albi !

MARY curva il capo.

BIANCA

Voi gli siete riusciti così simpatici I Noi adesso l'abbiamo messo nome il sentimentale, perchè col fatto che noi villeggiamo ogni anno a Posillipo, mai come

3uesta volta, fa versi, esce di notte con la luna, tiene elle cose chiuse in un tiretto che lui non dà la chiave a nessuno. Qualche signorina tiene per la testa... Sò giuvinotte I E la gioventù è dura a passa!...

MISTER

Buonissimo giovinotto.

BIANCA

Tutto quello che guadagna allo studio al Piliero lo dà a mammà e guadagna quello che vuole.

MARY

Dovete essere contenti tutti, non è vero ?

BIANCA

T u non hai' fratelli ? Beata a te ! Che vi credete ca chi ce va pe’ sotto quando non trova na cosa a posto? Io! Che veramente se non fosse per me!... Lui si deve alzare alle sette della mattina per trovarsi all'ufficio alle nove. Non pregiudicando è così attaccato [p. 12 càgna]al punto d’onore, che guai a fargli mancare l’orario! Sicché: io lo sveglio, io gli faccio il caffè, gli preparo, con dovuta modestia, le calze, la camicia... Si cambia na camicia al giorno, e mia madre è disperata pe stu fatto, peggio della buon’anima di papà. Ma mio nonno dice : se lo guadagna lui, e a voi che ve ne importa ?...

Per cui, immaginatevi a che ora mi debbo alzare io! Lo seivo come il prete all’altare... e non è mai contento. Maria mia !

MARY

Vi libererete quando sposerà...

BIANCA

Non è tipo. Maria mia ! Tiene certe idee, che oggidì presentemente, fanno a calci eoo la pratica. Dice che se si ammoglia se la deve pigliare senza camicia...

MARY voi?* il rapo verso Mater e torride, abbottando la testa,

MISTER si litee le fedine.

BIANCA

Neh...; voi che avete capito ?

Noi a Napoli diciamo così per dire: se la piglia senza dote...

MARY a Mhtet Senza dote : senza camicia...

«

MISTER

Senza camicia... All fight... poi rivolgendoci a Bianco. Boni Mimo giovinotto, serio...

BIANCA

Troppo serici quello non dice mezza parola... Adesso [p. 13 càgna]con voi non so eoa* è successo, quando viene la domenica, che non va airOfficio, salta, ride, scherza...

MARY ha i occhio fisso nel vuoto, come a*«nria. BIANCA

Mari... A che penzi ? Ti sei (issata?...

MARY si scuote.

Io ? No...

SCENA 5 *

Detti, Don Alfonso Bugni e 11 Speniello n.

voce dì B. Jilfotìio tiuifni. nel Riordino. Poi l'AOtiquatio viene in isccoA seguilo da òpenicllo anco di piccoli quadri.

AUh ONSO d Spenicllo.

Speni è, cca, addò avuote? Appriesso a me... Appare al cancello). Milord... Miss .. tS' inchina a Bianca «ntiai.

MISTER

Don Alfonso... Novità ?

ALFONSO con largo gesto.

Pezzi di Paradiso ! Permettete... (Additando 5p<n;£//o). Quest’è un nuovo impiegato che ho preso... Vi ricordate quell’altro giovinotto? Così intelligente! Se n'è andato... Chisto... (Ha un gesto per dire : vai poco)... Miette ccà. Piano... Piano (A Mister) ... Come se non sapesse che basta na graffiatura... Autentici, Milord... (Comincia a mostrargli il primo quadro) * ...Diana al bagno * Franci schietto La Mura... Epoca settecento...

SPENIELLO a Mista.

•••Osservate il movimento naturale dell’acqua. Mossiti. [p. 14 càgna]Pare cumme si fosse adesso che il pittore I’ ha t tata... P

ALFONSO a Speniello. Accumènciate a sta zitto...

SPENIELLO

Questo è quadro d* autore, è un'occasione e il principale I' ha pagato 12 lire.

ALFONSO lo fulmina con lo guardo.

...Statte zitto!...

BIANCA d Mary.

Questi sò antiquarie?

MARY

Sì.

BIANCA

Stateve accorte, che alle volte si trovano degli imbroglioni i Quali odorano l’inglese e sonano le caroc* chie... Vendono a caro prezzo...

MARY ridendo.

Carocchie ?... No... Bianca, esagerate... Perchè dite sempre male, voi altri.

BIANCA

Neh, Maiì, figurati, se mi piacesse di scamettare il mio proprio paese... So che quando veggono forestieri...

ALFONSO solleva delicata' mente, aiutato da Speniello , un secondo quadro; e lo mostra a Mister.

Eruzione del Vesuvio. Pittloo... [p. 15 càgna]jiddio. min bella ^Capoti ,. 15

MISTER

...Questo, per esempio... Bello. 11 fuoco.

SPENIELLO

...è rosso. Mossiti... stando che la scena avviene di notte . osservate il particolare che il fuoco è rosso...

MISTER ride gaiamente.

ALFONSO a Speniello, lottoroce. ...Crocia nera, ossà, n' ata vota te resto à puteca...

SCENA 6.*

Detti e Carlo, Donna Matilde Siano, Ondina, il loro vecchio nonno.

MARY con gioia.

E Carlo... Non lo vedete che è il signor Carlo ?...

BIANCA

...Gesù ! Con quell’ombra avanti... Gli sono sorella e non r aveva afngurato...

MARY

lo sì... (Gridando) Signor Carlo...

BIANCA

...E addietro viene mammà, Ondina, ’o nonno... Bada Mari, dice che sei stata tu a dire che passassero a prenderti... No perchè sai, uno a na parte quando non è invitata...

MARY senza badarle.

...Ma che I (Fa segni e saluti) Signor Carlo... [p. 16 càgna]ALFONSO a Mista

...Qui poi c'è un altra mbomma, Milord, un pezzo di

  • ' 'na... diciamo noi nu cutriello...

MARY allo zio,

...Vengono i signori Siano, zio...

M’STER lascia in asso D. Alfonso. All righi... (S' avvia verso i1 cancello).

ALFONSO gli va dietro.

...l'altra mbomma. Milord, è un cutriello (Volgendoli ver»

Speniello che lo •egue con U Uccia dello iciocco e beffandolo). Pi*

glia U’ anema ’e mammeta 'a Uà ncoppa...

MISTER ili* antiquario.

...Un momento... Prego.

ALFONSO s* inchina, va in fondo *d •spetta , mettendo in ordine i quadri.

MARY gridando.

»..^lo.** no..*

BIANCA ...Tu ti sl roppèi, Carlo...

(S'ode un rumore come d'un corpo caduto).

/ MISTER

Bravo 1 Bel salto 1

CARLO viene in «cena.

MARY

•..Vi potete far male, sapete.

BIANCA

...Chist’ è pazzo a certi momenti... [p. 17 càgna]CARLO

...State bene?...

MARY

...Grazie, sì...

MATILDE entrando

...Bell* ’e mammà tu non mi devi dare questi butti di Corda... (Saluta Miller, Miss).

IL NONNO entrando al braccio d* Ondina.

...Chisto me pare na criatura... Meno male ca tene 1' angelo custode che lo aiuta.

MATILDE

...Ha fatto un sedile di marmo unu zompo...

ONDINA

...Io ho detto subito: vuoi vede che adesso si rompe la testa ? (Ride).

CARLO ad Ondina.

...Grazie... sai, sorella...

MATILDE ad Ondina.

Quanto sei cretina !... (A JK/u). Signorina Miss, quando volete, la messa è pronta... (Guarda D. Alfonso)... Tenete gente ?...

MARY

...E 1* antiquario...

MISTER

Bollissimo omo... Pittloo, Francischiello la Mura...

MATILDE che non ha compreso.

...No... monsiù Ghigliome... Scegliete bene le vostre amicizie. Chi è stu Francischiello, stu Pettolone...? [p. 18 càgna]MISTER ridendo.

...Ma questi sono artisti pittori morti, signora...

MATILDE

Ho capito : mossili Ghigliome se vo fa’ repassà...

MARY ridendo ...Repassa ?... (A Bianca). Cos e..*

BIANCA

Diciamo noi : burlare, prendere in giro...

MATILDE

Adesso vi diamo n'occhio noi... (Chiamando) ...Papà (S'av vicina col nonno, con Ondina e con Bianca presso I antiquario per esaminare i quadri).

CARLO a destra, verso la ribalta a Mary.

Eccovi la * Storia d’una Capinera ", ' Un giorno a Madera * iLe porge i libri).

MARY

E il valtzer?...

CARLO

Eccolo. (Le dà il valtzer Amour qui passe) * Amour qui

passe "...

MARY

Grazie. Ho la musica adesso, e lo suonerò meglio...

(Spiega la carta e canticchia un pò). Fa COSÌ ?

CARLO sottovoce canticchiando.

R ... Non senti tu neH’aria... "

MATILDE ad Alfonso. ...Cinquanta lire stu nchiastillo ? Neh, bèllu ere[p. 19 càgna]stia, ma che scendiamo dalla montagna?... (Gesticola vivamente con l'antiquario).

MARY come ricordandosi

E le carte illustrate ?

CARLO

Le cartoline ? Qui (Gliele mostra).

MARY ouerva le cartoline CARLO

...Tipi napoletani... Brune, bionde... vedete... Chesta ve rassomiglia nu poco...

MARY

E vero...

CARLO

Tien’ 'e capelli biondi e belli come i vostri.

MARY sorridendo.

Vi piacciono ?

CARLO

Tanto !

MATILDE

E non sia nè la parola vostra nè quella dell* amico nostro, pigliate ve *e trenta lire e buona giornata.

ALFONSO

Ma che cerco *a lemmosena ? Ma voi d’arte ne capite

O no ? (Continua il diacono).

MARY a Carlo.

Mi dite cosa tenete chiuso nel vostro tiretto che non date la chiave a nessuno ? [p. 20 càgna]20

CARLO sorpreso

...Chi v’ ’ha ditto?

MARY, rifacendolo con gia/i*

Chi na’ ’ha ditto?... La palomba!...

CARLO

...V’ ’ha ditto Bianca ?

MARY

Non lo so... Tenete l'inamorata ?...

CARLO confuso

...No...

MARY

Girate di notte, nelle sere di luna ?

CARLO facendosi forza

...No...

MARY

E dov’ è il vostro amoretto ?...

CARLO

Nessuno...

MARY gli mette la manina sulla bocca.

Zitto... Bugiardo... Voi a Napoli dite... " repasse n. In questo momento, Carlo, voi mi n repasse n... (S’avvia

verso il gruppo dell'antiquario).

MATILDE

’O vedete, bell'omino mio, voi non tenete niente di vedute di Napoli, di Posillipo...

MISTER

Ecco... Jes... Niente Posillipo... [p. 21 càgna]IL NONNO

Chille so* forestiere... State male fornito...

ALFONSO eccitandosi.

...Aspettate nu mumento... Pusilleco? Mal fornito?...

Io tengo la n Scuola di Posillipo n sana sana. Ma la signora se ne intende o no ?

MARY a Carlo che è restato, solo e pensoso.

Cosa fate lìv Carlo ? venite...

ALFONSO

...Permesso... Permesso... (Scopre un altro quadro). ^ Napoli col pino * ...1’albero, 'o vedete? Guascio. Scuola di Posillipo. Giacinto Gigante...

MATILDE con dispregio.

...Sì, le solite cose. Chesta scopa sotto e ncoppa l’ho vista sopr* a tutte le cartoline.

ALFONSO irritato.

...E ma io debbo contrattare con gl9intenditorì... voi non ne capite un corno, signora mia...

MAI iLDE

%

...No, io discendo da famiglia d'antiquari, bell'omino mio...

ALFONSO

Io mi chiamo Alfonso Bugni...

IL NONNO a Matilde ammonendola.

...Matì... Matì...

CARLO

Mamma, ma perchè si debbono fare sti figure, non lo so I... [p. 22 càgna]MISTER a Matilde.

...Jes... Gigante... Celebre .. (Ad Aljonso) ...Potete lasciare, D. Alfonso: domani prendo questo, questo... questo altro... (Mette da parte alcuni quadri).

ALFONSO

Perfettamente » Milord... (Mette in ordine i quadri borbottando con Speniello) ...Sia fatta la volontà di Diol 'E vvote he* 'a ave che fa’ cu gente ca nun se sanno fa' manco ’a croce, e chi so* poi? Paesani I...

(Il gruppo di Ondina, Carlo, Matilde, Mary, Bianca c il Nonno è venuto avanti).

MATILDE a Mary.

...Sta mbrusunianno... L* ha avuto un poco in testa che ho intervenuto io... ma io I’ amicizia accussì la intendo...

ALFONSO t’inchina a Mister, a Mary, non «aiuta gli altri e fa via pel cancello, seguito da Speniello che ride scioccamente.

SCENA 7.*

Detti, meno Alfonso e Speniello.

MARY

Un pò di caffè... Biscotti ?

MATILDE

Grazie. Signorina Miss... (Alle figlie) E allora ci sentiamo la messa delle nove ?... (A Mary) Come volete.

MARY avrà bussato, viene dalla sinistra Maddalena a cui rnaty darà degh ordini. Maddalena ritorna con un ricco vassoio con tazze di caffi e biscotti che depone sul tavolo. Tutti seggono. [p. 23 càgna]MISTER «I Nonno.

Bollissimo omo, ottima roba, don Alfonso.

IL NONNO

...Quella, alle volte, Matilde esagera... Ma di quadri belli, milord, a tempi miei...

BIANCA interrompendo.

Nono, tu parli sempre dai tempi tuoi...

IL NONNO

Napoli era più semplice e sincera, bella miai... (A Mister) A tempi miei verso Chiaia, dopo il Caffè Benvenuto,

il famoso Caffè Benvenuto, io allora era nu giuvinuttiello, dove adesso ce sta Schostal, nce steva Mon~ sieur Picardi... Ehi nun teneva niente niente di quadri belli mossili Picardi. Se stenneva ’int’a na puldrona cu nu sicario avana mmocca... Tale e quale a stu... don Alfonso eh’è benuto...

(Sorbisce il caffè offertogli da JXCiss Mary).

Magnifico I

BIANCA

...Mari, tal'e quale il caffè che ci dettero ieri a Pompei ’int’ a chillo resterà...

MARY gaia.

...Ci torniamo?!...

MISTER

...A Baia bisogna andare adesso...

MARY batte le mani.

...Ci andiamo giovedì?... [p. 24 càgna]BIANCA

Sì... sì... Madonna, chesta Maria è pazza per Napoli e dintorni...

MARY fon uno alancio

Pazza sì... lo non ve lo so esprimere... lo amo la Na* poli di mille anni (a, la Napoli di vostro Nonno, la Napoli di adesso... Forse è perchè ci sarò vissuta bambina, e m’ è rimasta tutta nel cuore I...

MISTER

A Baia bisogna andare adesso... Per grotta, visitare Tomba Virgilio...

MATILDE

...Ahi na tomba?... E allora dobbiamo essere a Poggioreale...

MISTER ride.

...Camposanto?... Nao...

BIANCA

Mammà, che dici I...

CARLO

Tomba di Virgilio, mammà... il poeta. Santo Dio!...

MATILDE

Ah ! Beh 1 L* anno seppellito a un* altra parte ? E

dove ?... (Tutti tacciono confuti).

IL NONNO

Me pare... aspettate...

BIANCA

Io 1’ ho inteso sempre dire... Aspettate. [p. 25 càgna]ONDINA con aria sciocca.

...Vicino al mare... mi pare che sta

MISTER ridendo

...Vicino mare ?... Nao...

MATILDE a Ondina.

...E che te tengo a fare alla scuola, figlia mia I

ONDINA

...Che c’entra. Io sempre un’alunna della prima complementare sono... Questo il maestro non ce l’ha fatto studiare...

MISTER

Tomba Virgilio, qui, accanto grotta, parte superiore grotta, che fu scavata dai cumani, prima di Cristo...

MATILDE Quannta belle cose, sape !...

IL NONNO

Ne sanno cchiù Uoro, ca nuie, ca simmo napulitane.

BIANCA sviando il discorso.

Nun ne parliamo più. E t' ha scrìtto papà, Maria ?

MARY

Aspettiamo lettera. Ma ce tempo, sapete, per andar vial Due, tre, quattro mesi. Se mia sorella non sposa prima... Allora avremmo luglio... agosto... settembre... ottobre... Ehi fino a novembre... (Fina Carlo con intenzione)

CARLO ...E poi ?... (Con amarezza). [p. 26 càgna]MARY diventa pensosa.

...El poi... (Si domina) ...Volete ancora? (Otre dei biicotti •Ile signore).

MISTER offre un avana al vecchio Nonne.

IL NONNO

...Obbligato, Milord... (Ossarva il sigaro...) Eh! già! sigaro avana... Che volete da me ! Preferisco sempre o napoletano... Mo nun se ponno cchiù fuma, lo so... Ma 1 mo simmo Uà, ch'io torno sempre... Dovete sapere che all’ angolo del vico Sergente Maggiore... appresso ad un’ altra tabaccarla, quella di don Giovannino Pasca... eh l’atrierel... ce steva don Gennaro ...che teneva *e napulitane vecchi di sei mesi... Mo, fumé stoppa cu *e chiuove a dinto...

MISTER prende ca una scatola dei rigari napoletani.

Questi, ecco, napoletani...

MARY

...Li compriamo così... per...

IL NONNO

...Per i poverielli ?... E i’ mò divento nu poveriello vostro... (Ride poi dice a Mister) ...Non vi sia per offesa. Mi' lord... (Gli restituisce I* avana ed accende I* altro sigaro).

MARY

...Andiamo un pò in automobile oggi ?

MISTER

All right. Maddalena avverte chauffeur.

CARLO

•••Ve lo mando io... Tanto , vado in casa un momento, vi raggiungo in Chiesa... [p. 27 càgna]MISTER

Grazie.

MARY a Carlo,

...Non mancate, Carlo: sentiremo la messa insieme...

CARLO prende la paglia, siringe la mano a Miss. Permesso. Arrivederci (Vi» pel cancello).

SCENA 8.'

Detti, meno Carlo.

MATILDE

...lo dico che quando ve n* andrete, signorina Miss... (Si rolge) Dove state ?... Sarà tale il dolore per noi che manco come per una persona di famiglia...

MARY dolorosamente.

...Non ne parliamo ancora signora Matilde !...

(La campana della Parrocchia manda lieoi rintocchi),

MATILDE a Mary,

Noi perdiamo quest’ altra messa...

MARY

Vengo subito... metto il cappello (Fa per avviarti).

IL PORTINAIO compare con una lettera che consegna a Mister.

MARY corre verso lo zio, poi dice alla donna.

E papà che scrive... Permesso...

(/ tocchi della campanella ai ripetono).

IL NONNO

...lo m* avvio, signori miei... La messa innanzi tutto...

(Infila il braccio di Ondina). [p. 28 càgna]MARY

Prego... Prego... vi raggiungo...

BIANCA al Nonno.

...Nono, pare brutto...

IL NONNO (a spallucce.

...Viénete a ssèntere ’a messa c* ’o nonno... La conversazione viene dopo (Si avvia pel cancello).

BIANCA a Matilde.

Mammà cu stu nonno nun se pò cultivà nessun'amicizia.

SCENA 9.*

Detti, meno il Nonno e Ondina.

MARY con dispetto.

No... no... zio 1 Non sono guarita ancora ! Cosa ci chiamano a fare 1 (Con gioia infantile) ...Stiamo bene a Napoli... MISTER Lo credo... MARY E come stai bene tu 1 Come $ei ingrassato (Agli altri) E vero che è ingrassato?... MATILDE Tenete la faccia del pacione pieno di salute...

MISTER compiaciuto.

...Pacione. Jes... MARY gaia. ...Cosa gli scrìviamo ? [p. 29 càgna]MISTER

Che ci stiamo un altro mese.

MARY balle le mani.

...Un altro mese... Bravo zio. (Lo abbraccia, poi li rivolge agli altri.) Stiamo un altro mese... sapete ?... Ditelo a Carlo. Papà ci chiamava... laggiù...

BIANCA

Ma eh' è pazzo ?

MATILDE le tira l’abito ammonendola. BIANCA

Uh scusa non t*offendere sai Mari... Noi diciamo sempre così per dire: come I Giusto adesso ?... Questo è il meglio di Posillipo !...

MARY con disappunto.

...Sposa molto prima, mia sorella !

BIANCA

...E Piedi grotta ?... E tutte le feste di Piedigrotta?

MARY con 1* occhio raggiante.

E vero?... Speriamo che ci sarò... oggi 15 luglio... Beh I... Ruberemo dei giorni...

MATILDE

Voi qui a Piedigrotta veramente avite che vede I Noi ci andiamo tutti... Facciamo una spedizione... Ma se partite adesso...

MISTER

La mia scopa col signor nonno?...

BIANCA

E le gite a Pozzuoli, Baia, Vesuvio... [p. 30 càgna]30 “ JJddto, mia betta papali!"

MATILDE ...E i picche-nicche ?...

MARY pensosa.

...E le passeggiate in barca, con la luna... di notte >... (A Mitter) Scriviamo, zio ? (Alle donne» Scusate, vi raggiungo... Facciamo partire la lettera, oggi, col piroscafo...

MISTER

Permesso?... (S'inchina, via a iiruitta).

MATILDE inchinandoti.

...Fate 1’ ora vostra (A Mary) Volete che vi mando a

prendere per Carlo ?... Se sta in Chiesa... Ma non

credo... Sò giuvinotte moderne, bella mia, li dovete

strascinare per forza a qualche sacramento, con una funa in ganna.

BIANCA a Mary. # Vuoi che retto io?... T* aspetto?

MARY confusa.

...Sì... No... Potete mandare il signor Carlo...

(Un breve silenzio).

BIANCA dì un* occhiata furbesca a Mary, senza che questa se ne accorga.

Beh !... Andiamo (Abbraccia Mary, poi dice a Matilde sottovoce) Mammà, vedi che ti dico: se Carlo terrebbe spirito, facesse il colpo CU Maria... (vanno via pel cancello). [p. 31 càgna]SCENA 10/

Mary sola poi Maddalena.

MARY retta un po assorta, metta. S* alliccia alla veranda, torna indietro prende il bastone che Carlo ha lasciato tul tavolo lo guarda, tcuote il capo. Poi butta il bottone elettrico, presto il cancello. Il mare mugghia un po' forte, qualche folata di vento tcuote il pergolato.

MADDALENA dalla tinittra, t* inchina,

MARY

Sparecchia, Maddalena. MADDALENA Vuole piovere, Eccellenza. MARY Sai come odorerà la terra... Ricordi l’altra settimana ? MADDALENA Eccellenza, Napole ve piace pure si facessero tempeste...

MARY a Maddalena che va via per la tinistra.

Sì, Maddalena, sempre I... (Poi s*accorge di Carlo che è al cancello).

SCENA II.*

Mary e Carlo.

CARLO tossisce.

MARY si confonde, si turba.

Siete qui ?... (Verso sinistra gridando) Scrìvi, ZIO: vengo... (A Carlo) Eravate in Chiesa? [p. 32 càgna]CARLO con emozione.

Sì...

MARY

»

Ah ! Bene ! Non vi late... strascinare per (orza come ha detto vostra madre ?...

CARLO

Sono tre domeniche che vado a messa...

MARY

Oh ! Dio. Perchè ci siete costretto... Ci accompagnate.

CARLO

...È vero...

MARY

Lo vedete ?... Cos* avreste da pregare voi. ^Paut») Vivete quieto, contento, nella vostra Napoli, col vostro ufficio... con la vostra innamorata... E vero ?

CARLO sorride amaramente.

...Già, sì: è vero...

MARY coocitata.

.-Che vìvete quieto ?

CARLO c. s.

Gnorsì !... (Compendosi) Sissignore.

MARY c. s.

Con la vostra innamorata ?

CARLO c. *.

Gnorsì 1...

MARY con dispetto.

...E toujours: gnorsì I [p. 33 càgna]CARLO scorgendo il suo bastone tra le mani di lei.

Grazie di avermelo conservato... Perdete la messa... andiamo...

MARY insinuante.

...Parlate napoletano... Son quattro giorni che non parlate più come mi piace.

CARLO la guarda negl i occhi con passione.

...Ma che ne vulite ’a me... Ma che ne vulite ’a me I...

MARY ha sostenuto lo sguardo, compiaciuta.

9

...Così !... •um\ Zio è in casa... che scrive. Non v hanno detto nulla ?...

CARLO

No.

MARY

Fanno premura, laggiù, sapete ? Mi vogliono...

CARLO estremamente turbato.

In America ?

MARY a capo chino.

Sì... Che ne dite i

CARLO Che mare, Oggi! (Pausa)

MARY lo guarda sottocchi.

Ma zio scrìverà che occorre ancora un mese. (Gli sorride)

CARLO assorto.

R Tutto passa fernesce e se scorda I... "

MARY sedendo.

Cos* è questa ? Una canzone ? [p. 34 càgna]CARLO

%

E una canzone ! (Pausai

MARY

Tutto passa, femesce e se scorda?... (Pausa. Non è vero ! Sedete.

CARLO

Fate tardi... Voi che imparate così presto il dialetto napoletano, volete sapere come si dice a Napoli ?

MARY curiou.

Andiamo...

CARLO

Truvate ’o vangelio avutalo...

MARY con grazia.

...Su... cosa significa questo?

CARLO

Che la messa non vi vaie più...

MARY i* alza.

Andiamo... (S'arreita) Bisogna ch’io scriva dopo lo zio. Scriviamo per farmi restare ancora qui. (Tutu U battuta

marcata).

CARLO come fra sè.

Quant’ ato putite resta !...

MARY che lo ha compreso.

...Un altro mese.

CARLO la guarda meravigliato.

MARY

Perchè guardate ? Ho capito eh ?... Capisco bene il napoletano. Quanto ato potite resta... (Pausa) Trenta [p. 35 càgna]giorni ancora all' aria, al mare a Posillipo , con la mamma vostra, con Bianca, con lo zio, con... voi.

(Pausi;

CARLO tira fuori un biglietto.

Questo è il permesso per la entrata di domenica a

Capodimonte. (Nel cavar fuori il biglietto, gli è caduta udì piccola bontà),

MARY

Grazie. Raccatta la busta e gliela porge)

CARLO quasi I* atterra dalle mani di lei. MARY stringendo le labbra.

Che fretta ! Un appuntamento amoroso ?

CARLO turbato.

No...

MARY

Potete dirmelo, sapete. Carlo... Mi fareste un gran bene... E vi dico pure il perchè...

CARLO c. s.

Ma che ve mporta ?...

MARY

Ho capito anche questa... Non mi interessa... Sì è vero... Scherzavo... (Resta imbronciata: gli restituisce il biglietto) Non ci vado a Capodimonte... Ho mal di capo.

CARLO

Domenica ventura ?

MARY con dispetto.

Avrò mal di testa domenica ventura, ecco... E poi, chi ci spiega le statue, i quadri... tutte le cose lì...? Voi sarete anche occupato... Ci andrete in compagnia, più in là... quando me ne sarò partita... Tutto passa, fer[p. 36 càgna]nesce e se scorda !... (Psum) Com'è, bionda ? È napoletana ?... Allora sarà bruna... Potete dirmelo, Carlo. Sono franca. Vi dirò delle, cose troppo franche. Non ci avete colpa voi... no. £ stato il clima, quaggiù... L’ho trovate nell’ aria le illusioni. Parlate in una maniera, qui... e non sapete che è una musica che resta, resta nel cuore di chi poi va via per sempre...

(E commossa, tormenta il suolo con la punta del bastone).

CARLO ha un sospiro. Ir porgr. commosso, la bu»t«.

MARY l'apre, nr tira fuori uni rosa secca, guarda Carlo. e gli dice con una gioia negli occhi.

L' avete conservata, Carlo ?

CARLO tremante.

Munastero e San Martino !

MARY gliela ridà, commossa, poi come colpita da un senso di amarezza e di rimpianto.

Come facciamo, Carlo I Come facciamo!...

CARLO U investe.

Posso conservarla?

MARY

Sì...

CARLO

Pe’ ricordo... Non ardisco di più...

MARY gli dì la mano.

Sì... Trenta giorni ancora. Ci pensate, Carlo ? Andremo al Museo, e al Vomero, e in barca... Mi portate in barca ?

CARLO stringendole le mani. ,

Sì... ’e sera... [p. 37 càgna]MARY

...co la luna...

CARLO ...e porto il mandolino...

MARY

e lo zio che rcni3 fino*• «

CARLO

...a Frisio...

MARY

...E porteremo le frutta di mare a bordo... e mi chiamerete Maria...

CARLO

...Maria...

MARY

E le chitarre... le canzoni...

CARLO

Marechiaro.

MARY

” Quanto sponta la luna a Marechiaro... * Trenta giorni.

CARLO metto.

...E passaranno !...

MARY

Ma che passaranno... Uno, due, tre, cinque...

CARLO

E poi ?

MARY

£ poi? Dieci, quindici, Uh ! quanto tempo... [p. 38 càgna]E poi ?

MARY

E poi? (Con li commozione nella voce* tutto questo tempo... ancora... (Siede con uno scoppio di pianto:.

(Fuori il mare mugghia con forzo. Il ccntn spirj torte c* ù* di rosa di ogni mese si staccano dal pergolato c* cadono numerose sui due che sognano).

N. B. La breve scena deve avere un crescendo di tenera concitazione, dalla battuta: 1 posso conservarla ? ", E un grande sconforto deve seguire, nelle ultime due battute dei personaggi.

SCENA 12/

Delti e Mister.

MISTER dalla sinistra i on un foglio scritto, un piccolo calamaio ed una penna d* oca.

Mary.

MARY e CARLO ti ricompongono. MARY allo zio.

Ecco: scrìvo io, adesso zio (A Carloi E allora restiamo iotesi signor Carlo: le cartoline illustrate e il francobollo delle due Sicilie per la collezione di zio.

MISTER a Carlo.

Grazie. Jes... Francobollo Sicilie. (A Mary» Metti salutazioni e via. Tanto ho scrìtto tua debolezza non ancora finita...

MARY batte le mani, abbraccia lo zio* MISTER a Carlo.

Tenk ju... Grazie. Francobollo Sicilie. [p. 39 càgna]“ ^4ddfo, mta bella Napoli f ,,

CARLO conluto, turbalo, gli stringe la mano ed infila il cancello.

MARY al piccolo tavolo scrive,

(Dal via Ir vengon voci confuta, qualche pianto di bimbo 1.

SCENA 13.*

Matilde, Ondina, il Nonno, Totonno " Cap’Au* ciello ", Francesca, Furturella, Luigiello, Giuvannella, 1 Matina matina ”, Tummariello, Nunziata.

DONNA MATILDE ci.1 vuik Fanno il loro dovere... V enite, che Miss non tiene superbia... (Entra pel .«rxrUoi Sono i vostri beneficiati... S’hanno inteso la messa con noi, poi hanno detto, dice: signò vogliamo vedere 'a signorina nosta, cumme a domenica passata... (Ride. incoraggia qurlli chemionel viale).

MARY chf avrà hmto «Ji icriver^,

...Avanti... Ci sta pure Tummariello?... i Al cancello) Avanti...

(Entra Francesca, seguila da Ondina che conduce per mano Tum~ martello, il quale ha il capo fasciato con una benda bianca; vengono poi Totonno, Luigiello che veste l'abito di San Ciro; in ultimo verranno Nunziata e Giuoannella. I popolani saranno tutti un pò timidi, impacciati^.

FRANCESCA presentando un canestràio di (rutta.

...Serv* ’o scellenza, signora Cuntessa...

GIUVANNELLA con un canestro d’uova.

...E pe’ cient’ anne I... Mamma ve sta ringrazianno ancora pe’ cchelli cammise... Avite rinfriscata n’anelila ’o priatorio... [p. 40 càgna]MARY |«|i r«w/)H «Na pnwm)

dft Ima ilulrtt'., n*. r«lm dal* Amh Ifw. • MoHtdt

..N(n*cata I’ anima ?...

MATILDE

Come vota** dire: «vele dato ua rinfresco alle uiae purganti.

MARY paco wwrti,

Bene... Gra/ie...

TOTONNO <tm mi * ipaarl» * di pau, coperti / al^e.

11 signor Conte mi diedero il comando dell'aurato, e queste sono le aurate, schittaAenle cu ll'ardirc. (Uu M«r» c Mixtu Per leio e per luio... (S'ir»«u ■ u>dmAt

  • porf» 4 poet • MMh t.

FRANCESCA U uattimc a ie*po.

...Tati... (A M«r/> Agiatece pacienaia, oscellenza... Chillo nun tene crianza...

MADDALENA è cmvmi a «tra. FRANCESCA

Matalè...

MISTER

Tenie ju... Grazie.

MARY

Grazie, buone donne...

' Totonno e fr'tmcttto porgoao a MadJolana i du ca Botri).

MISTER al Nonno.

Una partita, eh?

NONNO

Onorato... Ma o bello è che ’o maestro v* ha mparato *a icopa e *o maestro perde. Ma eh’ 'e carte [p. 41 càgna]francese io nun me trovo. «Siede al tavolo a destra, nel (ondo

« op XfintetK

MATILDE che discorreva con Afarv.

E quello che ci hanno detto per la strada di voi I... Questo tiene il nostro basso ceto, che so* gente ri* canoscente e che se buttassero pure nel fuoco... (A Onlima .-he rarezza Tttmmarielta) ...Che S e fatto sta Cnatura?

MARY va ver.«o il btmbo, gli ti accoccola pretto.

Cosa hai tu Tummariello... piccino?... (Alle popolane) Cosa gli avete (atto a Tumroariello ?

TUMMARIELLO ...Me so* sciaccàto...

TOTÒNNO

...Gnennò, signora cuntessa... lo stono a bordo di un cuttariello di propietà... Quanno fuie sàpeto...

IL NONNO giuocaado.

Ma benedetto Dio! Non ti sei ancora imparato che si dice: sabato?... Domenica passata,pure diciste: sàpato... (Accennando a Mary) Chella che capisce ?...

FRANCESCA

...Chisto sta miez* *e signure ’a nu sacco ’e tiempo, s* avesse mparato ’na parola taliana. (Di uno spintone a Totonno) ...Gnennò, signora Cuntessa, chillo quanno fuie sàpeto... cainàtemo...

ONDINA

Ha detto un’ altra volta, sàpeto... (rìde scioccamente).

MARY ride. non ha compreso, chiede coi getii i I significato del vocabolo * cainòteme ". [p. 42 càgna]42 ' ‘ÌiI.Ikk mia brlhi f\ iipnli ,,

MA riLDL « Marv.

...Comme se «passa!... Verrebbe a essere il carnato.

BIANCA

Il cognato, il Itateli» di lotonno...

GIUvANNEl.LA

Maritemo... e Tummariello è figliemo. avite capito, signora Cuntessa ?...

MARY

Ma io non sono Cuntessa...

FRANCESCA

E cumme si fosse... E che vor dire?... tacite l’azione ’e 'na rigina...

ONDINA

Allora Miss sarebbe la regina della Francia?...

MATILDE a Ondina.

Mi sembri n’ alleccuta, tu, figlia mia.

TOTONNO

E pe’ fa’ capace a vuie, signora cuntessa, sabato stu figlio ’e sta carnata mia, che sarebbe il figlio del mio fratello Pascale, cadette ’a dint’ a na lanzetella e sì fece quella sciorta di fiaccolata in testa...

FRANCESCA dandogli un altro spintone*

...Gnegnò... chillo ’o guaglione, évano ’e corze a mmare, arbanno juorno, dicette, dicimmo rifaccia ’a mamma: mà, vogl’ i’ cu zi cap* auciello...

MARY ridendo.

...Capo auciello ?... [p. 43 càgna]FRANCESCA

E gnossì, chillo è cumme dicimme nuie, nu piecco...

MARY intruojj.i ancora con lo sguardo Matilde. MATILDE a Mary.

%

Cumme siete aggraziata !... E uno scherzo che fanno sulle loro fisolomie...

BIANCA

Sono nomignoli che si danno fra loro... Forse perchè Totonno, tiene la testa rotonda rotonda come I' uccello... È vero ?

FRANCESCA

E gnossì... Chillo ’o piecco vene erede per erede. 1* ’accussì ’o canuscette zetella... E pe ve dfcere a vuie, ’o povero criaturo, jette pe’ zumpà a buordo e cadette.

MARY al piccino.

...Povero piccino ! Tieni, Tummariello (Gli dà dei confetti

che distribuisce pure agli altri bambini. Venuta la volta di Luigiello,

domanda). E questo di chi è figlio, questo ? Bellino...

FRANCESCA

E d’’o mio, oscellenza... Vedile... Tutto spuorco... Se mbruscinano ’int’ ’a terra... signurina mia !... Mo Ile fai nu paro ’e scarpetelle, viste e nun viste... Nuie, pare c* ’o ttenimmo... Duie pannucce ca lavammo...

MATILDE

Cu ’na canesta in testa, povera gente, saglieno e scendono Posilipo.

FRANCESCA e GIUVANNELLA

Gnorsì. [p. 44 càgna]E perché lo vestite coti... Sii maluccio, aoa lo vt. dete.

BIANCA

E quello uri uo voto. Mari: Cosi si osa, vaoi iede> A fnMtKft ..Forse e stalo maialo, è caduto, stava addando sott* *o tramato, sott’ 'a na carrozzella... cos* è successo ?...

TOTONNO

Scelleaza. il ragazzo... p* amatore che nò fa (Tanno nce (me nu poco Tepileml diciamo di ciaaamorro e d* iafrorenza, avesse «oralo nu poco...

FRANCESCA

E 1* hanno tenuto c* ’n bronchia e 'a pulmuaia, e ’o raccuomannai a San Ciro.

BIANCA • Mmry.

Che t'ho detto ? San Grò, medico... così vestiva. Hai capito ?

MARY

BelloI Bello! Che bella gente! <A LuigitUm) E vai alla •cuoia?...

FRANCESCA

Gnossì...

TOTONNO Am’ ’o ruponnere a imo...

LUIGIELLO Uce.

FRANCESCA ^ Ha per*' *a lengua... [p. 45 càgna]• Jlddio, mia btila !\apeU ! . • 45

LUIGIELLO lia I demi.

All* asì Principessa Margarì...

TOTONNO

Aiz* *a voce: se magna tutte le sibbale do) discorzo...

LUIGIELLO a voce alla.

All* asì Principessa Margarita.

FRANCESCA

CHille aite vede ’e vote, cumme so' aggraziate Ira di Doro: diceno ’e canzuncelle...

TOTONNO

Gnennò: cheli ’e mmonache Ile mpareno le puvisie p’ ’o Pasca e ’o Natale...

MARY

Napoletane ?

TOTONNO

Taliano, eccellenza, tutto taliano. ,AI bimbo) Dì na cosa 'a signurina...

LUIGIELLO si ichetmisce.

Chili' *e ssape Tummariellò.

MARY

Via Tummariello. Ti dò i soldi... guarda (va presso lo

zio).

TUMMARIELLO si (a avanti. FRANCESCA Dì chella ’e rovunque il sguardo io giro.

MARY tornando coi soldi.

Guarda... [p. 46 càgna]TUMMARIELLO recita. Totonno gli suggerisce i cipoverii,

Rovunque il sguardo io giro, in mezz'a Dio ti veco, nell opera tua ti ammire e... (Si confonde) rovunque il

Sguardo IO giro.*. (Si turha, s* arresta, volta le spaile e scappa in fondo^.

MATILDE

S’ è confuso povero figlio !...

MARY lo (aggiunge, gli dì i soldi.

...Tieni... Tieni... Bravo 'Si «wicÌM * Nunziata, che è nel I" angolo muls selvaggia) £ tu ? Non 1 ho mai vista, io...

<1 popolani tacciono) Ohe bimba (Le oaserva i panni logori, s'accorge che indotta una delle sur r«micie regalate a Giuvannella).

La mia camicia... Come ti chiami ?

NUNZIATA (ra i denti.

Nunziata.

MARY

Cosa ?

NUNZIATA

Nunziata...

MARY ravviandole i capelli.

...Perchè non d pettini ?... NUNZIATA £ nun songo pettinata ?... MARY Sì, piccina, ma, capisci, col pettine, con la spazzola. A chi sei figlia tu ?

NUNZIATA retta mute.

MARY Chi è mamma tua ? [p. 47 càgna]NUNZIATA si piega nelle spalle.

Zi’ Giuvannella...

MARY

Ma è tua zia.

BIANCA a Maty.

Mari, lascia stare.

GIUVANNELLA

Oscellenza v’ ha voluto vede... (Sottovoce) Chella è 'na figlia d*’a Maronna...

MARY a Bianca.

Cos è ?

BIANCA con ostentato pudore, volge il capo.

MATILDE

LIe so morte il padre e la madre... Ecco...

(Un silenzio)

MARY ha compreso.

Bellina !... E con chi sta ?

GIUVANNELLA

Sta cu nimico. Me 1’ aggio crisciut’ io, oscellenza... Doie c ammise ’a’ mamma ’e na cammisa a essa...

MARY

Brava ! (A Nunziata) Quando andrò via, vuoi venire con me ?

NUNZIATA tace.

FRANCESCA a Ghitiannella. Criatura affurtunata I Foss’ a Maronna !... GIUVANNELLA Francischè, vattenne... [p. 48 càgna]46

^Aédio. mìa bella !\apolt ! ,,

MARY «Ila bimbi.

Dì?

TOTONNO Se facesse inili unaria...

GIUVANNELLA to 'a voglio cchiù bene d* 'e figlie miei 1

MARY imutrndo.

Vuoi venire con me?..

NUNZIATA piega il rapo indietro.

...No... voglio sta a Napule... a Pusilleco... cu’’a zia...

BIANCA • Ma>*.

...È inutile, Mari: sono attaccate al loro paese...

MARY

Al loro bello e strano paese !... *S» toglie un anellino. lo <ft a Nunxiata) Ccnservalo, sai. Ti porterà fortuna 1...

'Le donoe. •’ accodano ilU bambina per otaervare l’ofjtrttoi.

GIUVANNELLA Serv’ *o acellenza...

FRANCESCA

E puzzate aunnà...

TOTONNO

Ncoppa Pusilleco resta il ricordo di vostra eccellenza, •..scorouto per tutto il mondo... (Ai bimbi) Vasate 'a mano alla signora contessa.

(1 bimbi baciano la mano a Mary che si tottrae, rìdendo. E «® Caio di tutti. Tummariello, che ha adocchiato il mozzicone di tifare, buttato via da Mitftr, igutcia fra i pretenti, e tenta di tac* [p. 49 càgna]^ddim. mia Mia ^Copali ! ,, 49

cAitarlo. Maty otaerva Pineqgirttni del bimbo, il quale avutone il dntfro. ghermirne il motucow. ma è «orpreao da Maty, che gitelo toglie di mano).

MARY

Che (ai ? Fumi tu ?

(Tolti aooo intorno «I bimbo).

Sai che ti fa male?... Aspetta (Va premo il tavolo, piglia

m pocchrtboo di coalHli • gfcxlo moatia) ...Guifdl : COQiettì»

sai, vedi questo ? iGt monn il tiprot È brutto, h amaro... E questi (Gli Mtra i coaltth) too dolci, buoni a mangiare. Quale vuoi ?

TUMMARIELLO guardo eoo aria forbeaca i due doni, peata uo pò. china il capo, lo rubi, alena il moncone e «cappa ria. 1 popolani t mortiteli. inveirono contro il piccolo. Ma Mary ride, K ramicum, accoda eoo tanta ftaxie le loro acme, e la tela cala ral primo atto. [p. 50 càgna] [p. 51 càgna]ATTO SECONDO.

La medesima leena. Ma è una tplendtda ieri dì eaUlc. Per Y in&nitk del cieto, teno, occKie|gtatiof pallide, le flette , vìnte dada Iona imminente.

La fé*a di Piedigrotta è protuma, Càk qualche rumoroso gruppo di mooelli pawa per U via tolitana che (lacbefpa la viBa, Di lontano

il bchidlo dei venditore di o*xi imeviuoe, lo scampanio di qualche tram, il tuoao delle chitarre e dei mandolini, ed il canto dei pottcgfiatorì, fermi, prcaao il prouino Restaurant.

Preaao (li «cnlòit ddla porta a aoiUra, tono due bauli da viaggio già ia oc dine.

SCENA l.‘

Mister e il Nonno MISTER mortra al Nonm tutte le fotografa fatte a Napoh.

£ questo ci resta I Portiamo via Napoli fotografata 1...

IL NONNO

Stavate cosi bene... io mi sodo accorto che la signorina Maria s* era molto affezionata a Napoli... Quand ’ era novembre, ve ne andavate.

MISTER

Jes. Per la mia piccola Mary gran dispiacere, signore... Averlo saputo prima, non l'avrei portata bello vostro paese... ...Ecco, vedete... Acquaiuolo napoletano. [p. 52 càgna]IL NONNO esaminando le fotografie.

...E questo è 'o mellunaro... Il gruppetto di lazzaroni. Santa Lucia... Posillipo... Uh, P Infrascata... dove abitavo con la buonanima di mio padre.

MISTER

Sono tutti qui, vedete... Non c’ è punto di questa Napoli che non portiamo via scolpito qui (Accenna alle

fotografie) 6 CJUÌ (Si balle la fronte).

SCENA 2.*

Detti e Matilde, Mary, Ondina, poi Maddalena.

MARY dalla sinistra, rivolgendosi a Bianca che la segue.

...Stanno lì? (S'avvicina al tavolo, su cui sono, alla rinfusa, carta da musica, canzoni, opuscoli) ...Tutte, tutte le porto via. Le canterò domani notte, per mare, zitto... zitto... nella mia cabina.

MATILDE dalla sinistra, con una borsa da viaggio.

...Ma i credo che non ce vanno qui dentro...

ONDINA segue la madre: ha fra le mani un cappello di pagEa e delle guarnizioni di rose, che nasconde dietro il dorso.

MARY scegliendo le canzoni.

...Luna nova... Scèiaie ...Pusilleco addiruso... Tutte le voglio...

ONDINA a Mary con petulanza.

...Signori.

MARY mettendo da parte un’altra canzone e non badando a Ondina.

...E questa?... questa?... Aspettate... Come fa questa?... [p. 53 càgna]ONDINA

Signori...

MARY a Ondina.

...Dì, cara... scusa...

ONDINA mottrando la paglia.

...Signori vi ricordate cosa mi diceste... Che quando partivate me la regalavate a me.

MATILDE a Ondina.

Ma chi te V ha imparato ? Signori nun ’a date retta...

{A Ondina) Ma che sei pazza... Metti qua (Fa per toglierle la paglia di mano).

MARY

Ma no, signora Matilde, glielo dissi io, parola d’onore... Tieni v cara... Dimmi come fa, questa ?...

(Le porge una carta di musicai.

ONDINA

...cJtlarecbiare

MARY

Si... (A Bianca) ...Quante sere, ricordi Bianca ? A marechiaro ? (S’avvicina alla veranda) E laggiù. Vedi... PC scano. Bianca... Quante barche !... Quante lanterne stasera...

BIANCA

Sapete che sarà ? Buttano la rete...

IL NONNO Gnernonsignore, pescano a purpetielle.

MARY ti volge a Bianca.

...Non mi dai più del tu ?...

BIANCA le torride, n schermisce. [p. 54 càgna]MARY con la mano nel vuoto.

...Addio, Marechiare !

ONDINA avrà deposto il cappello e le rose sulla sedi®, MARY a Ondina.

...Me 1’ avevi imparata col mandolino la canzone. Ricordi ? (Prende il mandolino).

ONDINA accenna il motivo della canzone.

MARY come ricordando, canticchia col tuo accento esotico.

" Quanno spunta la luna a Marechiare, pure li pisce ce fanno 1’ amore. "

BIANCA e ONDINA

Brava... brava...

MATILDE

...Allegra... Allegra, figlia mia... Che bella vucella.

MARY

R si rivoltano le onde de Io mare pe’ la preiezza cambiano colore... "

(Smette di suonare curva il capo sul mandolino, commossa...).

MISTER che sera avvicinato le dice con accento di dolore.

...Mary I...

MATILDE sottovoce,

...Ieri sera pure fece cosìl...

BIANCA

Quello il fatto di staccarsi da Napoli l’ha preso molto a duro I...

IL NONNO

...Figlia mia puozz’ essere benedetta, Tanno che viene ce tonfete, o nonno... [p. 55 càgna]MARI • ttmrne.

^ Btila... mila- È. pUMIti (3. lm £ marna. tUbaoém*

j ikttHi cas Ih^ gert§ i pmc&* ddk cmmi No»

le *ogbo.~ Rinomate Carlo (A ©-««) Di_ Co»' hai ? j^ffo a* dici péà mila >... Eri cori chiacdàerauffl«l allegra!... A MtfUi —Signora— El» ?... Mi dite oa poco, tane le noatre gite! E le ceotfle ■ par4wm?... ai ricorda eh?... iCm4ìaiont.TaaieWkbn a mtrrmm «at») Ma— CO» è, (Uien qÙ ?...

MATILDE

...Swlitf, ngaoriu Miss. *«■>« tatti qwalL. io adesso doo trovo la frase... ca aa aoonolo ccà Mtme k mm ak gafci ...Era tanta la vostra boati— che pare comne aieae partesse na (giù d* *a ma... (È comi.

BIANCA

...Mio sonno, oggi a tavola, diceva: Napoli perde i suoi piò cari adoratori !

IL NONNO

...È na (atto 1 È na (allo!

MARY

.~E il mgtor Cailo?...

IL NONNO

Forse verrà... In ogni modo, domani, a primari non mancherà di fare il suo dovere.

MATILDE

Soao due giorni che non scende nemmeno aU’uftdo. No» ù «ente tanto bene...

BIANCA eoa ataiott,

È... la prima volta che manca all* officio. L* altrieri, [p. 56 càgna]potevano essere le cjuattro» c|iiando..< giunse il tele {ramina di vostro padre 1... Noi glielo... dicemmo... >opo poco s’intese male... Ma stasera passava meglio...

MARY

...Scrivetemi, sapete... Vi darò il mio indirizzo.

BIANCA

Vostro padre non ha fatto passare il mese ed ha telegrafato I (Fra Ir Ugrìmr) Jeva ’e pressa, chili’ato !...

MISTER

Fra trenta giorni sposa sua sorella. Avevajno scritto di stare altro mese, domani parte piroscafo. Ed il mese, ecco, è volato I

LA VOCE DEI. VENDITORE DI FICHI D’INDIA

" Muscarellòooone...

’A nu sordo tengo ’e nanasse...

Tengo ’e cunfièeeette... *

IL NONNO

...Chisto, ’a sera, me pare nu tenore... Fa cuncurrenza 'e pusteggiatore d’’a Stella che sta ccà vicino.

MATILDE additando Mary.

...Che scorpacciata se n*ha fatto chella benedetta fi' glia di canzone e ficorinie.

ONDINA un pò allegra.

Lo chiamiamo ?

BIANCA

Mossiti Ghigliome strillò l’altra sera... [p. 57 càgna]MARY

jVla che!- L’ultima volta!...

S avvicinano Ondina, Bianca, Mary alla veranda. Branca e Mary

[ .« no indietro. Ondina si spenzola e chiama).

«ono un r f

ONDINA

Fichi d India...

MISTER guarda verso il gruppo, ma

('incontra col sorriso di Mary e tace.

ONDINA

...Neh fichi d’india... (Fa cenno al venditore di accostarsi aila villetta, poi chiede a Matilde) Sei Soldi ? il solito ?...

MATILDE

Fattélle dà bone, figlia mia nun te fa fa' scema... Toste debbono essere...

ONDINA «i allontana pel viale. BIANCA Piacciono pure a Carlo.

MARY

...Se c’era stasera !

MATILDE

Eh ! Ma quello -le portava da Napoli... Belle, grosse !... £' inutile I Quando si tiene un uomo in casa... Carlino poi I Figlio mio d* oro I

MISTER come seguendo un tuo pernierò.

Ed il mese. Eccolo; è volato 1

(Nel viste s’ode come il rumore d‘ un corpo caduto),

^ MARY s’avvia annota al cancello.

•••C è qualcuno ?

MATILDE

-•Fosse Carlo ? Avesse fatto n’auto zumpo, ’o ssoleto ? [p. 58 càgna]MARY chiamando eoo voce dolente.

...Signor Carlo ? Signor Carlo ?

(Nessuno risponde. Mary t'indugia, muta, presso il cancello, poi torna».

ONDINA viene dal viale col fazzoletto carico di fichi d’india, che distribuisce.

MADDALENA dalla sinistra, ree* alcuni oggetti, che depone sul tavolo. E commossa rientra asciugandosi gt occhi*

MATILDE mangiucchiando e additando OHadàaltna.

Povera figlia! Ve vuleva bene assai 1... avete avuto attorno a voi delle persone affezionate e sincere.

MARY è commossa... La frutta da lei preferita le retta nella mano. Ella cela la tua emozione appressandoti allo zio con una negativa fotografica presa sul tavolo e dicendogli.

...Guarda, zio, una negativa... £ tua ?...

MISTER 1' om<ti.

...Certosa dei Camaidoli...

MARY a Bianca.

...Ricordi, Bianca... Che giornata I

BIANCA

...Gli asinelli... La colezione coi monaci... MARY ...Quei bimbi laceri, per la strada che ci davano le rose... MATILDE Tutte quelle che colse... Carlo per voi ? BIANCA Vi ricordate? [p. 59 càgna]MARY

Ma perchè non mi dai più del tu ?

Come si vede che vado via !

Per U vi® passa un gruppo di monelli fettosi. 11 tintinnìo del tram s* avvicina e si perde lontano.

presso il cancello compariscono Nunziata e Tummariello. Tummariello Ha un cappello di carta colorita, gli abitucci carichi di strisce di carta colorata. Nelle mani ha una tromba. Nunziata reca un Piccolo vassoio, nel quale è un immagine della Madonna, e alcuni soldi.

SCENA 3.*

Detti, Nunziata e Tummariello.

MATILDE che li ha visti.

Che vulite, criatìi ?

MARY

Chi C ?... Avanti... (Corre al cancello) Voi altri ? XuiDmariello ?... Perchè sei vestito così?...

MISTER ostentando un buonumore, che non ha«

All* Right I Bravo: sembri un guerriero...

MATILDE arch' ella tenta di tener allegra Mary.

Si preparano per la festa di domani a 'sera: è vero? Vi siete venati a far vedere ?...

TUMMARIELLO

Chella, mamma nun ce vò manna, dimane a sera...

NUNZIATA

...Himmo falt’ ’a festa cu ’e ccatenelle e ’e lampiuncieile mmocc’ ’o vascio...

MATILDE a Mary, come per spiegare.

La madre non lì vuole mandare a Piedigrotta... E [p. 60 càgna]Il oro fann’ ’a cchiesiella in bocca al basso... (Ai bimbi) E che volete, adesso ?

NUNZIATA ’E sorde p’ a Maronna...

MATILDE L’ obolo... L* elemosina...

MARY sorride mestamente... e dice allo zio.

Hai cinque franchi, zio ?

MISTER

Jes, Tummariello guerriero... (Da la moneta a Mary)

MARY la mette mestamente nel vassoio, carezzando il bimbo. I due monelli appena avuta la moneta, voltano le spalle e fanno per andar via.

MATILDE trattenendoli.

Embè ? Come ? Senza salutare ? Baciate la mano a Miss...

(I due bimbi baciano la mano a Mary, che, commoua, li carezza).

MARY

Addio bimba... Addio Tummariello l

(I monelli aparàeono pel viale).

SCENA 4.a

Detti, meno Nunziata e Tummariello.

MARY ai rianima.

E abbiamo preparato tutto, oh I Gli abiti... Ci ho di là Maddalena.

MATILDE

Signorina mia, volete ancora aiuto. Senza cerimonie. [p. 61 càgna]MARY

QràZ\e no. Permesso (Rientra a ftiniitra).

MISTER a) Nonno.

Facciamo ultima partita, signore?

IL NONNO cava l'orologio.

Le dieci ! Per me sarebbe già l’ora canonica... Ma...

ONDINA

£ va bene, nono, fate contento a Mossiù Ghigliome.

IL NONNO

L’ ultima scopa eh ?... Spero di perdere... Stu tavolino n’ ha ntiso improperi napulitane e inglesi...

(I due siedono al vecchio tavolo. Le battute che seguono van dette a bassa voce).

MATILDE a Bianca.

Neh, ma che diceva Cariuccio? 1 L’America, nun l'America: se mi gira la testa aizo ncuollo e me ne vaco... * Ma eh’ è pazzo ?

BIANCA

Mammà quello scherza...

MATILDE

No chillo pure stasera, dice: ” noi siamo gente debole, attaccate al nostro paese come l’ostrica allo scoglio.11

MARY viene dalla sinistra, seguita da Maddalena.

Ecco... questi... (Dì a Maddalena dei libri che sono sul tavolo), t anche queste... (Afferra con una bracciata tutte le canzoni e e dà a Maddalena. Alle donne:) Scusate (Segue Maddalena). [p. 62 càgna]BIANCA

Mammà quanto sei scema ! E lo fai capace ’e ce lascia a tutti quanti ?

MATILDE

No, chillo parlava d’aprire un commercio cu tutte nuie ate. Aggio ditto: ma che sì pazzo... A vicchiaia jevemo in America !

ONDINA

E pure 'o nonno a 80 anni ? E chillo si succede na cosa pe mare, nun sape nata !... (Ride scioccamente).

MATILDE a Ondina.

Cumme si nzìpeta !

IL NONNO giuocando.

State distratto... Scopa. MISTER Jes...

MARY riviene dalla sinistra. In quel momento passa per Posillipo, un altro gruppo di monelli, rumoroso e vociando.

Piedigrotta ?...

MATILDE a Bianca a baita voce.

Povera figliai (AMary) Cominciano ventiquattrore prima!... Cumme so* seccante!... Figlia mia. E che cosa ve ne importa ! Nu sacco di rumori, nu fracasso...

BIANCA

...Na folla che ti opprime I Gesù, Dio ne liberi !

MARY torride metta.

...Lo dite adesso, per me ! (Carezza Bianca) Me l'hai così decantata! Ci andate ogni annoi [p. 63 càgna]MATILDE

E abbiamo un poco esagerato ( Sissignore, Napoli, il mare, il cielo, Posillipo, ma il costrutto ? Uno finisce che se ne secca... Beata voi, che potete viaggia, figlia mia. Mo ve n* andate in America. Tanta belli palazze... Nu sacco di cose... Quant'è bella l'America !...

MARY

Siete tanto buona voi !

BIANCA

Certo non è Napoli... ma...

ONDINA rideado.

E allora fosse buono che Miss prendesse questo pezzo di Posillipo, col mare, e col cielo e se lo portasse con lei a bordo I

MATILDE enipffili per T QtdU inopportuna.

Non la date retta, signori (A Ondina) Ah! Quella mamma perchè non te Io scioglieva l’ombellico ?

MARY

...Potessi fallo, io !...

MISTER e IL NONNO vociano preso il tavolo.

IL NONNO

Ma ricordatevi che sodo stato il vostro maestro di scopa !

MISTER a commuove.

Spero rivedervi... amico, signore...

IL NONNO

...In paradiso... Milord I (Come per dire: mo Unto vecchio I) E addio scupella, fuor* a terrazza... dopo mangiato 1 Quc*t’ è P ultima sera. [p. 64 càgna]MISTER commosso.

Jes, signore.

(Le donne s'alzano, impacciale, commosse sorridendo, nervosamente*.

MARY

...Andate via ? così presto ?

BIANCA

A domani, Maria... V’ accompagniamo a bordo...

MARY dominandosi.

Grazie... Arrivederci... Signora Matilde.

MATILDE

A domani.

MARY

Nonno...

IL NONNO a Mister.

...lo sono mortificato dell* onore che avete dato alla mia famiglia... Sono contento di avervi conosciuto...

BIANCA interrompendo, con tante lagrime nella voce

Va bene, nono, domani se ne parla...

IL NONNO

E famme dì... ’o nonno... (A Mister) Debbo dichiararvi che mi siete piaciuto perchè non avete superbia e vi sentite la messa...

MATILDE lo interrompe.

Papà che andate mettendo in mezzo adesso... Mo* te* neno sonno...

IL NONNO

È una mia debolezza... Così ho creduto di educare i miei figli. Dimane a sera, a chest’ora, sarrà nu mur[p. 65 càgna]torio qua- lo »to (acendo *o secondo tonno... M' a* vìveve fatto tumà 50 anne addietro con la patitone vostra per Napoli ! Chistu è nu paese di cui tanta gente dice male, ma è stato sempe accutsi buono e bello.

E te n* addonano II' ate e nuie nun ce n addunamno mai... Arrivederci... O sia... Addio ^Cuwd* k *em> ...80 anni 1...

(Infila il braccio di Ondina e va via. con Bianca e Matilde, che

lo seguono. mute, scambiando delle il rette di mano con JHthlcr e Maty )

SCENA 5/

Mister e Mary.

Mister e Mary con evidente emozione ii aggirano, muti, per la terrazza. Fuori il deio è sereno. Qualche Iota solitaria, ed il pai* saggio d'un altro tram. I due contemplano muli. Napoli, dalla veranda. Poi si volgono, ai guardano dolorosamente negli occhi.

MISTER commosso, accoglie nelle braccia la fanciulla, poi la bacia, in fronte e le dice;

Good night (E rientra a sinistra. Mary resta sola di fronte al mare, immnMe).

SCENA 6.%

Mary e Carlo.

Carlo apparisce dietro il cancello. E pallido, commosso. Ha timidezza di entrare e resta con le mani aggrappate ai ferri.

Mary si ritira dalla veranda, gira l’occhio, intorno e scorge Cor/o» Ha un sussulto. Lo guarda, gli fa cenno d'entrare.

CABLO entra, le si ayvicina.

MARY gK dì la mano.

E poi? Avevate ragione, Carlo 1 [p. 66 càgna]CARLO concitalo, sconnesso.

...So1 venuto stasera. Che me succede a me... Dimane nun ve veco... nun ce vengo... IO...' (S'allontana, torna. A irrequieto).

MARY

E a me ?... Che mi succede a me ?... Dicevo, passerà... avete capito ?... Pensavo: mi piace perchè è napoletano... è buono, sincero... canta, sogna... Ma mi passerà... Ecco... (GK toglie la paglia di mano).

CARLO c. ».

E nun è passato ? E non è (ernuto ?

MARY lo carezza cen lo sguardo.

Per VOÌ SÌ... Per voi finirà. (Va a sinistra, siede sul poggic di pietra e costringe a sedere Carlo, mettendogli una mano sulla spalla)

Dove siete stato stasera >

CARLO additando il giardino. Uà forai... MARY Nel giardino ?... CARLO Sii MARY Tutta la sera ) CARLO Sii MARY E domani sera? CARLO Uà fora... (Pauu). [p. 67 càgna]MARY

Non ve lo dicevo io, in quest* ultimo tempo, no ?

CARLO

Che me diciveve ?... Che me diciveve ?...

MARY

Che saremmo giunti a questo, Carlo !

CARLO

E nun ’o sapevo pur’io, no? Tre mise, nun l'aggio penzato sempe, no ? Dalla mattina dopo che siete venuta e che presi il tram a Posillipo per andare alT ufficio...

MARY careuosa.

...Vi vidi dalia finestra...

CARLO

...dalla mattina dopo penzaie: chest* è venuta pe scombussola tutta la vita miat... (Pausa).

MARY mestamente.

Che significa ?...

CARLO ...’O ssacc* ì che significa !

MARY

Ho capito: farvi soffrire? E che ne saprete di me voi !...

CARLO

lo nun aggio parlato mai I La mia condizione, la vostra... eh! sii Era impossibile solamente penzarci!... Che ne saprò di voi ? Forse mi scriverete qualche lettera lunga, espansiva... Parlerete di me, di Posillipo, di Napoli... Poi ne verrà un’altra più breve, più fredda...

E finirà I (Un lungo silenzio). [p. 68 càgna]MARY

La tenete ancora, la mia rosa ?...

CARLO con gesto infantile, tira fuori dal portafoglio la rosa e gliela mostra.

Ma a che scopo 1 Ma a che scopo 1 Che ne saccio

io ’e vuie, che ne saccio chi v’ aspetta , chi v’ ha scritto, chi ve vò...

MARY

Chi me vò... Nessuno, Carlo... ve lo giuro.

CARLO

I’ nun aggio spiato... non ho domandato mai. Tanto era na cosa... che... doveva finire... Ma pecche due volte, in questo mese, a Pompei, avete parlato con un signore alto, biondo... v’ aggio spiato mai chi era ?

MARY

Come ! Me I' avete spiato. Carlo... Come I Non vi dissi eh* era un amico di casa... Un vecchio... Volete piuttosto... farmi ricordare qualche brutta nottata mia...

CARLO

Passata per me ?

MARY

...qualche nottata che non ho dormito, proprio. Lo volete sapere ?...

CARLO

Eh, si...

MARY

16 luglio... di sera... in tram, non scendeste alia festa della piazza del Carmine con quella signorina, no?..* [p. 69 càgna]CARLO

...Mia cugina?... Uh! lo pe nun essere rimasto ccà con voi, pareva nu pazzo... se n’addunaine tutte quante... cominciavano addì: penzi alla forestiera, t’ha colpito la forestiera ! (Con infantile dolcezza) Vattenne,».

MARY

Sì, vattenne... (Sono un pò imbronciati, 1’ uno di spalle all’altro.

Poi Mary si volge, gli tocca il braccio) Pompei ! Il signore I

Non si ricorda ! Non vi ricordate che ve lo spiegai?*.* Non vi ricordate cosa facemmo nell* orto della trattoria... mettemmo la data con i nostri due nomi nel mio astuccio d' argento... Sotto il terzo albero.

CARLO

Il quarto...

MARY

11 terzo... quello di limone...

CARLO

Il quarto... Ehi sì, sti cose m' avite ricurdà a me.

MARY

Ma come !... AH* uscire dalla sala da pranzo, il terzo a destra... Vogliamo andare a vedere domani ?

CARLO ridiventa triste, la guarda con amarezza.

.. Dimane ? ! !

MARY

...Sarò partita, domani! Ci andrete solo!... Ve ne assicurerete voi solo. (S‘ alza commossa)

CARLO % alza, emozionato anche egji.

L’anno venturo... sì... (Le prende una mano) Se venite Tanno venturo... [p. 70 càgna]MARY scuole il capo.

CARLO

...v'aspetto. Maria... Cumme me rummanite... accussì... Fin' a mò aggio fatto casa e studio, studio e casa... E ’a primma vota... Maria... Avevo pensato di partire con voi...

MARY con slancio.

Voi, in America ?... Così fosse, amore mio I Ma ritornereste dopo un poco, auì ! Vi richiamerebbero la ver stra casetta, le vostre abitudini, le vostre canzoni!... Carlo...

CARLO toccandole i merletti, carezzandole un pò le mani, i capelli nervosamente.

No, Maria 1 È per mammà, per le mie sorelle. Cumme faccio, cumme e lasso... accussì...

MARY turbata dalle carezze di Carlo.

Ci pensate... Se si sposasse... Che sogno ! Tornare, ogni tanto... Qui... soli... soli... e stare qui... a Napoli... a Posillipo... insieme... Sentite che profumo, Carlo ?

CARLO la stringe un pò.

So' ’e rrose. E ’o mare... Cumme ve ne jate ! Cumme te ne vaie !...

MARY

Non lo so. Non lo so 1 V’ho capito ! lo andrò a casa mia 1 E la mia casa è un pò come questa. Mi contenterò. C’ è una terrazza, c’ è un giardino, c’ è un cancello... (Allunga il braccio, additando il panorama) Ma questo non c’èl... E non vedrò più nessuno di qui... e non vi vedrò più I [p. 71 càgna]CARLO

...Mai? Non turnarrate cchiù, mai ?... (C.u«v« il capo, lo

Mringe fra mani).

MARY è agitala.

...Volete... che... resti qui... con voi?...

CARLO è vinto, come prima da un sentimento di gioia. la stringe, la carezza , ma non osa baciarla, le dice sulla bocca, con un soffio.

Valtenne...

MARY

Stordisce il profumo... Carlo... È vero che stordisce...

(Si odono i primi accordi delU canzone: ' Addio mio hello Napoli! *. Cantano presso il Restaurant).

CARLO c. a.

Vattenne I

MARY si scuote, passa una mano sulla fronte, si svincola dalla stretta, e s* allontana un pò,

CARLO resta fermo, ansante.

Addio! {È preso da un singhiozzo, cerca il fazzoletto, e non lo trova* Asciuga gK occhi col rovescio della mano).

MARY gli si avvicina, gli porge il suo

piccolo fazzoletto ricamato,

Tienelo... È un ricordo.

CARLO glielo ridi.

Significa lagreme, spartenza il fazzoletto...

MARY

Allontanarsi ?...

CARLO [p. 72 càgna]MARY

Più di quanto m’ allontano io ?...

(Cava dal corpetto un medaglione col suo ritratto).

T’avevo conservato questo... c. la mia fotografia.

CARLO stringe fra le mani il medaglione.

Ce stanno pure ’e capille ?

MARY

Capelli? Miei?... No... S'usa così a Napoli? Pigliali... Come faccio ?

(Cerca le (orbici sul tavolo, gliele dà. La canzone continua;.

f Addio, mia bella Napoli...

Addio ! Addio ! v

CARLO le recide una ciocca dei capelli biondissimi, guarda la fanciulla ed accenna con la bocca, al bacio d'addio.

MARY volge il capo verso il mare, verso la luna che sorge e dice.

Addio* Napoli 1

(Poi ipprrsi la sua alla bocca di Carlo ed il bacio sarà lungo, coinciderà col coro dei posteggiatori, che salirà come un onda carezzosa alla veranda.

CARLO si allontana, pel viale commosso.

MARY s‘abbandona sul poggiuolo di pietra, di fronte al mare, al bel mare di Napoli, su cui trema U raggio della luna.

La tela cala lentamente.

FINE.