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Paggena:Teatro - Ernesto Murolo.djvu/15

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ATTO PRIMO.


La terrazza di una villa a Posillipo, in alto, sul mare, di fronte al Vesuvio. Ai quattro lati della terrazza sorgono dei pilastri in fabbrica che sostengono un pergolato di rose d'ogni mese, di convolvoli e di gelsomini. A sinistra della terrazza tre scalini menano alla porta d'entrata della casinetta. A destra, nel fogliame di piante rampicanti, un cancello che divide la terrazza dal viale del giardino. Due, tre tavoli con sedie. Una sedia a dondolo. Sono le 7 di un mattino d'estate. Il sole è opaco. Il vento caldo scuote a tratti, il pergolato. Trillano gli uccelli nel fogliame. Per la via di Posillipo si odono il tintinaio delle piccole campane appese al collare delle capre e la grossa campana della vacca, che il lattaio scuote per avvertire i suoi clienti. Di lontano il rintocco della campanella della parrocchia. Qualche voce, qualche tromba d'automobile. La scena è vuota.

SCENA 1.a


Mister Guillaume, poi Maddalena.


Mister dalla sinistra:


reca tra le mani delle lastre fotografiche che allinea sul parapetto.


Oh! Jes! (Siede sulla sedia a sdraio, tira fuori una pipetta corta e fuma dondolandosi. Nel viale s'udrà il tintinnio della capra).

LA VOCE DEL CAPRAIO


'O craparo...
Maddalena dalla sinistra con due bicchieri vuoti apre il cancello, porge il primo bicchiere al capraio ed aspetta, una mano sull'anca.