Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/437

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atto unico

(Egli seguita a cantare)


          Vecchi, al mar non v’affidate!
               Ché in burrasca v’annegate!...

SCENA TERZA

Raffaele - Silvia - Concetta

Entra subito, e per la prima, Silvia, col lume in mano. Di sotto all’uscio ella leva il lume e guarda ll’uscio ch’è rimasto aperto, come meravigliata e preoccupata. Dopo un momento entra Raffaele. Allora Silvia, dopo averlo affisato tra curiosa e impaurita, va a porre il lume sul comò. Intanto Concetta fa qualche passo verso il marito, guardandolo, sorpresa anche lei.

Il copista è un po’ brillo, e rosso in faccia. Sotto l’ascella ha un pacchetto lungo. Con la sinistra regge un picciol fiasco impagliato, con la destra due altri pacchetti. Gli spunta da una delle saccocce del soprabito un rotolo di carta.

Raffaele

(s'è arrestato sotto l'uscio e ancora canta)


La fanciulla col suo damo
     Sfidò i flutti e si salvò!
     E il vecchietto annegò!...

(si pianta in mezzo alla stanza)

Concetta

(con voce di sorpresa e di rimprovero)

Rafè!... E quanno maie?