Donn'Erminia
(sulla porta, a Silvia, a cui piglia fra due dita, il mento e che si china a baciare)
Picceré, bonasera...
Silvia
Volete entrare?
(Entrano donn’Erminia e le figlie, vestite con qualche ricercatezza e con le mantiglie sul braccio).
Donn'Erminia
(gigantesca, romorosa, movimentata)
Un saluto di passaggio! (a Concetta) Signó’, buonasera...
Concetta
(bruscamente)
Bonasera, signó’...
Maria e Ninì
(a Concetta)
Buonasera, signora!
Donn'Erminia
Come state? Come si va? Nun ve facite vedé cchiù! Vi siete fatto i danari! E don Rafele? Addo’ sta? (movendo verso la camera chiusa, e gridando, e battendovi con la palma della mano) Uscite, uscite, don Rafè! Vi vogliamo salutare!
(Ninì si è posta davanti allo specchio del comò e vi è rimasta a rimirarsi).