Paggena:Teatro - Aniello Costagliola.djvu/66

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Don Pellegrino (rapidamente e con poca voce:) — « Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto! Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in Saecula saeculorum »...
La moltitudine. — « Amen »! (E poi, con crescente fervore:)

— Pater noster! Della vita
ci togliesti il sommo bene;
ma son gioie anche le pene,
se lenite dal Tuo amor!
.... se lenite dal tuo amor!

Don Pellegrino. — « Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto! Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum »...
La moltitudine. — « Amen »! (E poi, con voce grande:)

Di Tua grazia senza il lume
noi sperduti ognora andremo:
come barca senza remo
va col vento in mezzo al mar.
Come barca senza remo
va col vento in mezzo al mar!

Don Pellegrino. — « Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto! Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum »...
La moltitudine. — « Amen »! (I ciechi si levano:)
Voci della moltitudine (confusamente:) — Bacio le mani, padre! Bacio le mani!
Don Pellegrino. — Benedetti! Benedetti!
Ardia. — Avanti! Attenti!


(I ciechi si dividono in gruppi, di sei persone ciascuno; e, guidati da Ardia fin la sua soglia, entrano nelle varie camere. Un gruppo, nel quale sono Arcà e Sensitiva, entra nella camera segnata col numero I; un altro gruppo, nel quale sono Amitrano e Santino, entra nella camera segnata col numero IV; un terzo gruppo, nel quale è Salemme, il deforme, entra nella camera segnata col numero III; l'ultimo gruppo, nel quale sono Fortunato e Serafino, è per entrare nella camera segnata col numero II).