Paggena:Opere edite ed inedite di Luigi Coppola.djvu/23

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.
— 18 —

Sembra strano, pei* Bacco; <* speda hnontf.
l)i questi tempi in cui si fa l’amore
Pei* ogni dove disperatamente,
E a poro prezzo si conquista un coro!
Che significa ciò, donno mio caro?
Non siate sol per me cotanto avare.
Nè (Tediato ch’io pecchi d’incostanza,
Anzi arrivo allo volte ad annojare;
Vicino all’idoi mio, non c’è speranza
Che io m’abbia un solo istante da seccare.
Lo sa colei che sola amai finora.
Niente meii percinqueanni, odi’amo ancora!.,
Ma ohimè! dio vado più perdendo il fiato,
M’avveggo ben che non no caccio niente;
Vano è lottar, lo so, contro del fato;
Ma vo’ tentare un altro espediente:
La molla vo’toccar dell’interesso,
E ricorrere un poco alle promesse.
Qualunque donna che d’amante manca,
E che volesse meco far l’amore,
Mandi il suo nome, ed una copia franca
Io le darò delle mie rime, e il core!
Purché confessi, senza dir bugia,
Di me quanti altri ne ha burlati pria!