Paggena:No grano varva e ccaruso.djvu/49

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—■ir io signor Lorenzo e la ballerina. ( retta?

pensieroso )

( comparisce Stranino eon studiata acconcia - turay ma senza cangiar l abito di prima)

Puli ( sottovoce) ( Stefani, stente a Ppulicenella; non te presenta a sto scortecene, ca tu ammantine. )

Ste» ( Che dici: taci tu, e lascia parlare a me. )

Pan. ( ira sè ) ( Gnorsì * se sposava na balle-\ rina! (siavvede di Stefanino che sta al rianto discosto in atto supplichevole ) Chi sta lanternamageca? )

Ste. Posso aver l’onore di salutarvi?

Pan. Padrone mio.

Ste. Voi Siete D. Paagraiio Cocozziello?.

Pan. A sservirvi. •

Ste. A favorirmi, le mille volte a favorirmi;.spott’a me 1’ onore di servire un ù compito . personaggio; perchè....

Pan. Basta, basta, non occorrono complimenti; ^jhe cosa bramate?

Sté. In primis et ante omnia, non vi rechi meraviglia il vedermi’ Cosi abbigliato, io-son figlio della filosofia; e poi capite bene, chc neil’ abito non consiste la virtn deir uomo**

Pan. A. mme cto preme de lo vestito vuosto* venite a la conclusione; che vi occorre?

Ste. Io... ( inchinandosi) nobilissimo Signor Pangrazio.

Pan. Tc. s.) Patrone mio rispettabilissimo.

Ste. Vengo a... ( inchinandosi come sopra ) nobilissimo Signor Pangrazio.

Pan. (c. ».) Patrone/mio rispettabilissimo... (tra sè) ( E sso ddòje. ) •

Sic. Vengo a proporvi un... (c.S. ) nobilissimo Signor Pangrazio»