Vai al contenuto

Paggena:Monsignor Perrelli.djvu/35

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.
33
atto secondo

Giulia— Vedimmo chi ò che scrive. Signori con permesso (ilegge la firma). Uh 1 Monsignore!

Tum — Monsignore I

Giulia — Quanto mi dispiace, è segno che non viene! D. Aure voi che siete il suo Segretario leggete voi la lettera.

Aurelio — Vi servo subito (/^^Colendissima Signora Baronessa i’o solito) (legge) u Oggi che ricorre il vostro santo “ Natalo vi aveva promessa di farvi gli auguri di feli“ cita e prosperità, e non potendo venire con la mia pro“ pria persona, perchè sto pieno di dolori rematici, cosi u ve li auguro, da casa mia, centuplicati a voi edatntta “ la famiglia.

Giulia — All’ossa soia! Me vo fa veni ’e dulure a me?

Carlo — No... gli augurii ’e sotto si riferiscono alla felicità ’e coppa.

Contessa — Ma cheste nun se capisce

Carlo — E’ na lettera ’e Monsignore, che ne vulite?

Aurelio — Ah! ca nce sta nu proscritte.

Emilia — E’ fanatico pei proscritti.

Giulia — Sentimmo che dice ’o proscritto.

Aurelio (legge) — “ Non avendo trovato nessuno che vi “ porta questa lettera, così vo la porto io stesso, e “ aspetto la risposta. „

Giulia — Allora è chiaro che is9o sta aspettanno abbascio.

Marchese — Ma che dice... non pò essere chesto!

Aurelio — E’ capace altro di questo!

Carlo — Mo ve levo io la difficoltà (si affaccia alla finestra), Sissignore 1... isso è... Riconosco ’o cappiello suio sotto ’o fanale d’ ’o guardaporta.

Giulia —Chiamatelo accussi ce ne assicuriamo meglio.

Carlo (chiamando) Monsignò... Monsignò.

Monsignore (di dentro) — Chi siete? Che volete?

Carlo — Io sono D. Cariuccio, ’o paglietta. Dice la baronessa perchè non salite?

Monsignore (di dentro) — Ringraziatemi la baronessa, ditele che io non vengo perchè piove e sto tutto raffreddato. Ci vedremo un’ altra sera.

Carlo — E mo site arrivato fino a cà, pecchè non salite?

Monsignore (di dentro) — Potrei bagnarmi quando me ne vado.

Giulia — Ditegli che mi piglio collera se non saghe.

Carlo — Monsignò, la Baronessa dice, che se uon salite, se piglia collera.

Monsignore (di dentro) — Mi dispiace che so piglia collera; ma io cu chesta serata nun pozzo fa visite, so no, me bagno!

Carlo — Aspettate nu momento che mo scendo io. (si ritira dalla finestra) E’ tuosto sà! dico cho se bagna.

Giulia — E chillo già si è bagnato?

Carlo — E chesto è chello che uuu capisco. Permettetemi, ino nce vado io o lo persuado (via con Salvatore).

Marchese —Ma tene na coccia, tene I