Paggena:Miseria e nobiltà.djvu/75

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miseria e nobiltà


E poi si deve morire una volta... Che si deve fare? Pazienza!... Ne sposeremo un’altra.
Gaet. (ridendo) Ah, ah!.... che bel carattere! (Gl’invitati hanno intanto finito di sorbire i gelati, e Biase, dopo di aver rimesso i piattini nel cassaio, esce dal fondo, a sinistra ).


SCENA VII.

Vicienzo e detti, poi Gioacchino, indi Luigino

Viciè. Cavaliere eccellenza, c’è in sala una persona che desidera di parlarvi.
Gaet. E chi è?
Viciè.. Dice che si chiama D. Giacchino Castiello.
Pasc.(D. Giacchino Castiello!)
Fel. (con terrore) (’O patrone ’e casa!)
Gaet. Ah, ho capito. Questo è il proprietario di quel casino al Vomero che io forse acquisterò... Ma adesso non mi sembra il momento.... Basta!... fallo entrare....
Viciè. Subito, (dal fondo) Favorite, signore (Pasquale Felice, Concetta e. Pupella si aggruppano e restano a testa bassa per non farsi riconoscere. Gaetano si è alzato per andare incontro a Gioacchino. Vicienzo esce).
Giac. Grazie... Carissimo D. Gaetano.
Gaet. D. Giacchi, io v'aspettava da stammatina... Site venuto justo mo’!
Giac. Che volete? Ho avuto tanto da fare!
Gaet. Ma mo’ è impossibile de parlà. Tengo qua una