Paggena:Le Statue movibili - Antonio Petito.djvu/12

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Car. Già na pazzia, che nvimmo voluto fa co Io patrone di casa.

Fel. Sei venuto solo e le tue compagne*?

Car. Cornine tu avi ve da purtà nu reggimento de fammene.

Luis. Menilo dato l’appuntamento ca venevene ccliiù. tarde hanno slitto che venene a fine de tavola pe se fa nu bicchiere de vino.

Car. Clie dispiacere.

Luis. Cornine n’avite dispiacere ?

Fel. L’amico inio dice che dispiacere che non sono venute per l’ora del pranzo (lazzi su questo genere). Intanto ho mandato Pulcinella ad ordinare un pranzo per 50 persone come si fà ?

Car. Come si fa ì Fel. Basta quando si sta in allegria non bisogna badare a danari, mi basta il piacere che sei venuta tu e sono contento.

Luis. Grazie, vuie me confondite di gentilezze.

SCENA 2.aPulcinella e detti con paniere col pranzo.

Pul. Largo, largo che lu magna è pronto.

Fel. Evviva l’onomastico della mia cara Luvisella. (propongo che prima di mettere la tavola si faccia una quadriglia, e alla fine della tavola un galop finale).

Tutt. Evviva don felice.

(Lazzi della quadriglia a due coppie la volta poi la grandi- scena, lazzi nel destinare i posti, lazzi di Pulcinella nel mettere la tavola che copre tutti, però la tavola sarà posta con massima sveltezza Pulcinella caccia la zuppiera dei maccheroni mentre tutti stanno per mettere il primo boc- cone si sente bussare il campanello. Tutti resteranno muti mentre il campanello si ripeterà per altre 2 volte).

Fel. E chi sarrà ?

Car. E chi sarrà?

Luis. Mamma mia mo chi vene me vede magna cu vuie e va trova che se penza.

Pul. Mo dico ca non ce sta nisciuno.

Fel. No, vedi chi è, ma non fare entrare nessuno tranne le compagne che à invitate Luvisella.

Luis. Si capisce si so li cumpagne meie tacitele trasì.