Paggena:Circo equestre Sgueglia - Raffaele Viviani - 10 commedie.pdf/60

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Raffaele Viviani


Zenobia — Samuele… Samuele…

Samuele (traendola in disparte) — Donna Zeno’, comme state?

Zenobia (con un mezzo sorriso) — E come debbo stare, figlio? Pensa a lavorare, adesso. Non ti distrarre.

Samuele — Eh, stateve accorta[1]: l’avess’a perdere a stu pubblico scelto! (A Peppenella) Pe’ piacere, state accorta ’a canella. (La donna lo assicura con un gesto) Giesù, Giesù, che gioia che aggio avuta a vederve n’ata vota!

Zenobia — Pur’io tenevo tanto desiderio d’incontrarti.

Samuele (ad un monello) — Pe’ piacere, statte accorto ’a grancascia[2]. (A Zenobia) È passato n’anno!

Zenobia — E in un anno, quanti mutamenti!

Samuele — In un anno, quanti mutamenti! (Di scatto, ad un altro monello) Agge pacienza, damme n’uocchio ’a carretta[3]. (A Zenobia) E Ruberto? Ruberto…

Zenobia (con dolore) — E non lo vedi che porto il lutto?

Samuele — Morto?

Zenobia — Ammazzato!

Samuele — Uh! E comm’è stato?

Zenobia — Ca niente saie tu[4]?

Samuele — Niente.

Zenobia (dopo una pausa) — Due giorni dopo che tu te ne andasti… Roberto se ne scappò con Nicolina! (Pausa).

Samuele (con amaro sarcasmo) — Jettero[5] a Messa pure fioro!

Pascalotto (a Fafele, incuriosito a guardare Zenobia) — E essa… Chella ca steva pure dint’’o circo… ca ogne tanto cadeva ’a cavallo…

Fafele — Comme s’è ridotta! (Restano a commentare).

Samuele — Dicite[6], Donna Zeno’, dicite…

Zenobia — Noi, da Napoli, partimmo, montammo il circo ad Avellino… All’ora dello spettacolo… Dove sta Roberto? Afferra a Nicolina… Spariti… (Ha una sensazione di spasimo).

Samuele — ’O stesso fatto ’e muglierema cu’o tuscano.

Zenobia — Peggio! Peggio! Assai peggio! Non si poté lavorare: uno scompiglio.

Samuele — Immagino voi…

Zenobia — Niente, figlio: nemmeno la forza di piangere. Rimasi come una stupida. Chiamavo sempre: Roberto… Roberto… Mi venne come una paralisi, mi si tirò pure la gamba. Tanto che stetti tre mesi all’ospedale. Quando uscii seppi da Carletto quello piccolino, te lo ricordi? — la tragica fine del mio povero Roberto.

  1. stateve accorta: fate attenzione (in senso ironico).
  2. grancascia: grancassa.
  3. carretta: piccolo carro di due ruote (D’Airi.).
  4. Ca niente saie tu?: non no sai niente, tu?
  5. Iettero: andarono.
  6. Dicite: dite, raccontate.