Paggena:Altavilla - No duetto sbriogna e no palco arrepezza.djvu/49

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pa ’ eh? non saldarci colpa? ah I cbe pensandolo solo io senio un brivido per tutta la circolazione! (siede)Principino, Qhe odori hai sopra?

Rin. Colonia, pasgiolì,. acqua delia scala.

Lau. Dammi, dammi pasgiolì...chè mi si stachiut dendo V esofago per la collera...

Rin. (porgendole V odorino) Per carità’ migliora t pensate at grand’ impegnache avete contratto colla noniltà di cantar domani il duetto della Vestale L. non alterate le fauci, altrimenti vi si velano gli acuti e la vostra voce...

Lau. Ahi sì, sì...che mi rammenti... (sottovoce e eoa rabbia) Va via, Donatino, te ne prega; va via, o adópro le mani.

Don. Pignora, ho dritto di discolparmi; voi avete presò abbaglio, io non ho mancato.

Lau. Non h’i paancato! ho preso,abbaglio!..e lo dici con un volto così indurito...alu., ch’ arraggia...che schi atti glia!.. Pasgiolì, principino, pasgiolì...

Rin. Qua, qua. (c. s.) lo non so, signor mio, con qual cuore possiate dar pena ^ad un sangue codi nobile e dignitoso!.. bastavi osservare le sole vene che hanno l’onore di una sì gentile circolazione...sentite, sentite la pulsazione com’. è alterata f

Don. (tra se) (Finisce male con questo ciarlone, che vuol troppo mischiarsi ne’miei affari...) Signóra zia, se colla vostra interminabile cortesia volete darmi ascolto, io son certo ne farete ammeno di ulteriore agitazione.

Rin. Volete accordargli tal grazia? Fatelo per amor mio. w

Lau. lo grazia del principino, eruttate.