Vai al contenuto

Paggena:Altavilla - No barone fermo e n'auto de rispetto.djvu/46

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.
— 46 —

Ber. (da.lt armadio quoti per inveiti) (Ah! oca moli’sbenfro!)

Pul. (tra sè) (Chtete duje se vroccoleano, Bernardo se contorce, e io smiccio 1 fi comae va bello!) (lart. Vedrai, vedrai Carlo di che sarà capace appesa successo lo sponsalizio. (pronunzia casualmente quest’ ultima parola u voce aita e seguita « parlar sottovoce)

Ber. iit’Pul.) (Aggio nliso lo sposalino! tra obi?)

Pul. (Tra me...)

Ber. (Tra,te! e eco cchi?)

Pul. (confuso) (Co cqhì? oo He.)

Ber. (Ta mortalor’ dice!)^.

Pul. (Tu die ccancaro one vulte!) (Bernardo novellamente si chiude nell’ armadio) ar. Grazio grado’, ne «> ppersuasa. (s’avvede di Pulcinella) Oh! cca non starnino sule.....

Carl. (inchinandosi a Pài.) Signore ’ i mia rispetti. ’

Pul. (similmente) Le mie tribulazioni.

Car. (c. s.) Vi salmeggio.

Pul. (a s.) Vi rispooneggk).

Carl. (tra sè) (Quell’ abito non ni e nuovo.) (fissando gli arnesi di Pulcinella)

Car. Chi site si è liecito?

Pul. Il barooe Scassacanchefo.

Car. Nfaccia alei

Pul. Gt8z1^

Car. (trà si) (Scassacancro! barone, costui ha preso il casato di mia famigliai., amerei conoscere di che si tràtla, perchè ia sua persona potrebbe giovarmi nella presente circostanza.)