Pan. Ti che mme succede! (scende dalla panca y
Ans. (sipone al sito di Pangrazio) Prendete li crivello, e buttate il fiore sa di me.
Pan. (Si no lo flaccio lo siile se meU6 ìq eserci* ìio!) Eccome eca. (esegua) -. ’ ■:
Ans. Va bene? (si alza)
Pan. Mo facimmo mettere Iatieila.
Ans. Perchè?
Pan. Pe ffriere sti dtije mazsùne nfarenate.
Ans. A voi senza perder tempo, ponetevi il mìo luogo, (cambiano sito: Anseimo resta ai di sopra e Pangrazio si ceto al di sotto della panca)
Pan. (dal suo siip) locammo It bussolotte!
(Luigi e Pulcinella ritorfianói e a vieta di Oro*~ zio che ricomparisce al sòlito finestrino buttano il fiato su di Anseimo credendolo. Pangrazio perchè svisato per la ricevuta farina. Quindi Luigi mette in pratica il metodo eiarlatanescof e con sussiego e velocità ordina «Pulcinella di porgergli le seguenti medicine fittizie, le quali verranno. rilevate da uno scatolina a bella posta colà condotto)
Lui. La polvere di Restaurapelle?
Pul. Eccola. (porgendogli diverse ampolle che verranno applicate sudi Anseimo)
Lui. L’oglio di Palibut?
Pul. L’uoglio de caliout.
Lui. L’aceto di quattro ladri?
Pul. L’aceto di due ladri.
Lui. DI quattro.
Pul. Di due.
Lui. Quattro x quattro.
Pul. (sottovoce)(Lift, nuje simme duje ladre no quatte.)