Paggena:Altavilla - Li duje segretiste.djvu/62

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Lui. Il sal altro?

Pul. Eccolo.

Pan. (dal.sua sito <k*ètra sè) (Uogji», scilo e .atte» e.«’è candito lo merìuuo in bianco.)

Oro. A che starnino, ae?

Lui. Principia il’ sangue a riacqiisUfe hi pri* miera vegetatione: eoo» muove già una gamba.

Ans. (gMappUna un calcio è ti ritmile cerne sopra> ■ ‘

Oro. Ch’èstat»?

Pul. No spirito vitales’ è rhantito a 1l’ha feto no ’ caucio. Guardate, ore mftove M braccio.

Ans. (dùunpmgno a Pulcinella)

Pul. Ah I (dolendosi)

Qpol Ch’èstato?

Lui. Si rwComt» la mescolatura, (calasi vicino al viso di Anselmo credendolo Pangrazio « ffU dice) Sorgisorgi, oPangrazio.

(Anselmo veementemente gli afferra il capo e lo time stretto fra le braccia) ’

Lui. Ahi! lascia., lascia..

Ora. Ch*e stalo?.

Pul. S’è scalenata tutta la nervatura. (Anseimo dà fortissimi pugni a Luigi)

Lui. A me 1 («’ spineola e corre a prèndere il bastone dello stesso Anseimo);

Ans. (si butta dalla panca dicendo) Imbroglio* ne! damali le mie carte e la mia polvere.

Oro. Gnò? che voce- è cchesta!-gente corrite: cca nc’è tiradimento. (dicendoeiòsiconduce sul davanti)

Ern. Fermatevi. (comparisce cogli altri)

Oro. Tuchisi?(a<£n«.)FratemoPangrazioaddÒ8&? Pan. (alza £1 tappeto e si móstra dal di tolto della panca) Sto cca.