Ser. Citi è?
Ono. Un giovane che s’iatromette nella stanze con tutto sussiego...
Car. (comparisce vestito galantemente dicendo tra sè) (Ho riscosso i 2OO ducati di mio padre, e mi sono così presentato per riuscire nel bramato iuteuto. Bisogna ora imitar la pronunzia di Errico.)
Ono. Che cosa volete signor, mio?
Car. ' (con voce artefatta j E questa la meson del defunto francese Demetrio del Sol?
Ono. Precisamente: e sgeatu sono il notare della famiglia.
Car. Composta?....
Ser. Composta de lo patrone eh'e inrauorto, e dde To patroncino nepote sujo, che ancora avimmtì da conoscere.
Car. E questi appunto sono io.
Ono. Voi! oh, monsieur, (salutandolo) sommo onore par muà. Allons, prendete una sedia (al servo.)
Car. Fuori cerimonie...Sanfason! parlate a vostra lingua cosi...alla buooa.
Ono. Ebbien, volete passare nell’appartamento, volete?...
Car. No. Avevu plesir de... di riposarmi in prima e poi?...,
Ser. E ppo v* avimmo da presenta a Io Jodece pe ffa^ve conoscere.
Car. (Diavolo! se. mi presentano al giudice dovrò mostrare i rispettivi documenti...) Ma non sì potrebbe domani...
Ono. Sì, a vostro piacere, quando voi volete.
Car. Intanto,per assicurarvi delta mia persona vua