Paggena:Vocabolario napolitano-italiano tascabile - Pietro Paolo Volpe (1869).djvu/10

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— VIII —


L' o parimenti viene cambiato in uo e dicesi cuollo per collo, muolo per molo, ec., ed alcune volte in u semplice come puzzo per pozzo, pullo per pollo , ritenendo la vocale latina d'origine.

Allorché s' incontrano nell' italiano le due vocali ae ea oe ue , i napolitani espandono siffattamente il suono che evitano la quasi cacofonia delle stesse colla interposizione della semivocale i lunga; cosi dicono pajese per paese, majesta per maestra, vijato per beato , crejato per creato , voje per bue , toje per tue, soje per sue, ecc., ecc.

Delle consonanti.

Sedici sono le consonanti cioè b, c, d, f, g, h, l, m, n, p, q, r, s, t, v, z, e sono soggette a delle variazioni.

Il b semplice si pronunzia raddolcito siccome il v, e si scambia per lo stesso, dicendosi vocca per bocca, vorza per borsa, vraccio per braccio, vranca per branca, e nel plurale cambiasi di bel nuovo in b come per esempio na vota (una volta), tre bote (tre volte): quando si pronunzia con forza è preceduta da un n come mbe per bene.

Il c spesse volte viene preceduto da un n come nc' per c' è ; altre volte si cambia in z come azza per accia, azzettare per accetttare,