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Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/406

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assunta spina

Il brigadiere

(afferrandola per un braccio e sospingendo nella stanza la guardia Flaiano)

Jammuncenne... (a Flaiano) A te... Miettete lloco! E nun te movere...

Trascina via Assunta. Mormorio che si dilegua. La vetrata resta schiusa. Fuori v’è il chiaro di luna. Si vede qualche curioso che spia nella camera.

La guardia Flaiano resta impiedi. È pallido. Osa appena guardare di sfuggita il cadavere. Improvvisamente si riode nel lontano il suono della zampogna. Flaiano sospinge la vetrata e l’apre tutta. Il chiaro di luna inonda, fuori, la via. La campana della chiesa di S. Domenico Maggiore squilla, triste e solenne. Flaiano, commosso, si scopre.


La tela cade, lentamente.