premura). Cuncè! Viene a' casa. 'O piccerillo passa peggio!.... Ll'è venuto nu svenimento!.... Io mm'abbìo!...
(Di dentro, con voce soffocata). Furtunà!.. Furtunà!... Nun arapì!... T'accide!
(Ma la sua voce arriva fiacca e affannosa).
(Rimane qualche istante a origliare dietro la porta della stalla, sogghignando. Quando si accorge che la porta è per aprirsi, si allontana e va ad appiattarsi dietro l'arco).
(Comparisce sotto l'uscio. Ha il volto arrossato, il petto in ansia. Nei suoi capelli ha alcuni fili di paglia. Guarda impaurita intorno. È per uscire dall'angiporto. Il marito le piomba alle spalle e l'afferra).
(Manda un grido di terrore). Madonna mia!... (Fa un breve giro su sè stessa; e cerca di sfuggire dalle braccia del marito).