Paggena:Teatro - Menotti Bianchi.djvu/20

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Napoli, 15 Marzo 1911


Carissimo Menotti,
Non da ora tu sai quanto i ostimi i tuoi ar denti ideali di arte e il tuo lavoro coscienzioso, onesto e buono. Nè puoi ignorare che da lontano o da vicino, ti ho seguito con interesse fraterno, notando i rapidissimi progressi della tua arte e compiacendomene. Ora leggo completo la tua opera di scritta dialettale dedicato al teatro, e vedo quanta forza e quanto carattere tu hai saputo mettere nei tuoi varii e pittoreschi componimenti. Ti auguro la fortuna che meriti per la nobiltà dello scopo artistico e per l'amore che porti a Napoli. Tu sei pittore e poeta: nè meno si poteva aspettare da chi è nato come te da un letterato insigne, e da un artista così delicato e sottile come Colui che fu tuo padre.
Ti abbraccio con memore affetto.

Tuo
Ferd. Russo


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Iniziò il Bianchi la sua opera drammatica con lo Sfregio in un atto: lavoro che, e per tecnica e per concezione, troppo si avvicina ai generi che trionfavano venti o