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Paggena:Teatro - Libero Bovio.djvu/86

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PULECENELLA

alla piccola porta di mattoncelli colorati, che mette nella parte interna della osteria. Il garzone, dall’aria smargiassa, va e viene, in gran faccenda.

Al levarsi della tela le ”sciantose,„ i viveurs, e l’onorevole dalla rosa tea, cantano e ballano la ”Matschische„ — I due vecchi posteggiatori, il cieco e l’obeso, suonano l’uno la chitarra, l’altro il mandolino.

E la luce delle cento fiammelle si riverbera su questa comitiva, avvolgendola, quasi in un pulviscolo di argento, tanto che gli uomini e le femmine si distinguono a pena.

Il grande albero centenario dalle foglie ingiallite s’erge maestoso, nel fondo.