ALBERTO
Ma io non lo conosco... che di vista.
IDA
Meno male che io I’ ho tenuto sempre a posto , e nemmeno per l’anticamera del cervello me lo feci passare. Dopo tre mesi... E ne ha fatte che ne ha (atte, di piantone... qui e a Napoli !... Disse che lui, che sso, doveva partire... lo dissi: Neh, a me che me n’ importa ?
ALBERTO
Cumme se pò rinunzia a non vedervi più !... lo, vedete, penso (Con un ostentalo sospiro) che se debbo allontanarmi...
IDA premurosa.
E perchè ?
ALBERTO
Io sono sicuro che il vostro cuore non sentirà mai nessun sentimento di amore per me. (Pausa)
IDA tenera, ricordando.
Sei mesi fa, una sera, eravate al Teatro Bellini... Avevate un costume a quadrettini neri... terza fila di poltrone... numero 4. (Lo guarda con civetterìa)
ALBERTO compiaciuto.
Sicuro... Già.
IDA
Otto giorni dopo, era la domenica delle palme, a via Caracciolo... Avevate un tait grigio gendarme, il cappello con la spaccata ed un bore d arancio in petto. Poi, non vi vidi più.
ALBERTO c. ».
E vero...