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Paggena:Teatro - Aniello Costagliola.djvu/15

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SCENA PRIMA


Nanella, Majetta, Turillo.


Majetta (è in maniche di camicia, diritto presso il tavolo. È intento a tagliare con un coltello senza manico un pezzo di cuoio marrone. Un lungo grembiule di tela grigia gli covre la parte anteriore della persona, e gli si annoda sul collo e nei fianchi. Ha l'aria stanca e triste; ogni tanto, depone le forbici, e si concentra, come assalito da un pensiero tormentoso).
Turillo (siede presso la panchetta centrale. È anche in maniche di camicia, e veste un grembiule simile a quello di Majetta. Dà lucido alla suola di una scarpina, che stringe fra le ginocchia e il petto curvo. Lavora sveltamente).
Nanella (china sul piano della macchina, punteggia gli orli di una sottana di mussola. A tratti, guarda di sottecchi suo padre, con un evidente moto di pena).


(Quache momento di silenzio, interrotto dal monotomo cigolìo della macchina).

(Il vecchio orologio batte l'ora, a lentissimi rintocchi: mezz'ora dopo il mezzodì).


Majetta. (a Turillo:) — A proposito: si' stato add''o signurino 'e Benvenuto?
Turillo. (senza interrompere il suo lavoro:) — Stammatina, a primma matina, princepà.
Majetta. — Be'. E che mmasciata t'ha fatta?
Turillo. — Ha ditto ca dimane manna isso 'o guardaporta cca.