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Paggena:Teatro - Aniello Costagliola.djvu/14

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L'AMBIENTE



« Calzoleria Majetta »
Un camerone rettangolare. Basso il soffitto, costruito a vôlte. A destra, la porta di strada, con imposte a vetri opachi. Nel fondo, un vano ad arco, ricoperto da una pesante portiera rossa, a fiorami; a traverso la portiera, quando questa si apre, si scorge una scala di legno, che conduce ad una camera soprastante. In capo al vano, nel centro della parete, un grande orologio a pendolo.
Le tre pareti sono occupate, per i due terzi della loro altezza, da vetrine e scansìe, pur chiuse da imposte a vetri. Nelle vetrine e nelle scansìe, si vedono, in bell'ordine, scarpe e scarpine di tutte le dimensioni, per donna, per uomo, per bambino. Allineati sul davanti, da destra verso sinistra, tre deschetti, con tutti gli utensili ocorrenti alla manifattura delle scarpe, e tre sedioline di paglia, senza dorso. Un'ampia tavola è nell'angolo di sinistra del davanti, ricoperta da un tappetto logoro e sbiadito; e su la tavola un enorme paio di forbici, un coltello senza manico, e molte pelli, di diverso colore, tagliate. Anche a sinistra, ma un po' verso il fondo, una macchina per cucire. In torno alla tavola, tre sedie di Vienna. Un breve divano, con la copertura rossa, a destra del vano. Qualche altra sedia. Presso il divano, a terra, è disteso un tappetino, anche rosso, consunto.
Un pomeriggio di state.