Indovinato’ — ripeteva per la terza volta la donna.
Siete, bella e fresca come una rosa — osservò Teresina
- e che linaio volete ehe vi sia successo!
— A me nessuno! a mio marito...
— K’ morto!.
E che gli è successo?
— Null’aliro? — bullo fuori Gennarino come avrebbe fallii d’ima bocca la di fumo, senza manco scomporsi.
_ Morio?! — ripetè Teresina con ribrezzo.
— K non possiamo manco dire: Salute a n«"’i! chè ora vien.« il malanno per tutti! - mormorò il giovane.
— E quelli del manicomio non v’hanno mandato a dir niente? — domandò la fanciulla sembrando rabbonita, perchè quella notizia raccapricciante le distoglieva un momento ramino dall’ira — Anzi... sostengono di sì —- rispose la vedova — assidila no d’avermi scritto; ma non ricordano bene se a Napoli, j. Casamicciola o al Monte di Procida.... Certo io non ho ricevuto la lettera... sennò....
— Sennò correvate con tutta l’anca guastata 1
— Sicuro! che diavolo! Se avessi ricevuta la lettera...
— Non ci avranno messo il francobollo! — osservò quel cinico di Gennarino.
— In quel tempo — continuò la vedova affannando davvero per essersi affaticata a rappresentare un affanno noi» \ero — in quel tempo-... quando morì.... poveruomo... pace all’anima sua-.- in quel tempo io facevo ancora i bagni minei ali, che mi costavano cinque lire ognuno, perchè facevo venire l’acqua d’Ischia al Monte di Procida... E con lai paura d» rimanere sciancata, figuratevi. se ponevo pensare ad altro— Forse mi avranno diretta la lettera a Napoli, o, secondo me, non si saranno dato pensiero di scrivermi credendomi mor’?. a Casamicciola, come n’era corsa la voce....
E qui tornò da capo a mettersi le mani in capo, a spalancare e chiudere le braccia come un ventaglio, a sporgerle copie dita intrecciate e le palme in fuori. E incalzò la disperazione a segno che avrebbe ristuccato le più smorfiose prefiche d’ professione- — Madonna bella!... E come facc’o?... Chi me avesse detto!... Che schianto!...
— A chi volete venderlo per buono questo vostro schianto d- contraffazione!... — scattò a dir Teresina tornando al topo di prima, con la giunta di un gesto più villano del tono; — Pe’ tantj anni non vi siete dato pensiero di quel poveretto... emo’ ’
— Hai ragione — interruppe come compassionandola! • Francesca — hai ragione perchè non posso pensare a risponderti!... Non è il momento!... Ho da inghiottire amaro e apu’ ’ tare dolce!... So io come mi senio!... Ho avuto la notizia per la strada, airimprovviso, come un fulmine... Mi son tenute