Paggena:Teatro - Achille Torelli.djvu/49

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— E se lo faccio - usci a dir lui — lo faccio a due giovani....

A duo liori, e non ad una vescica aggrinzila come voi!

Ma Filomena nella febbre del suo egoismo non voleva che lui desse piti retta a Mariantonia e insisteva a domandargli: — Perche non parla? perche non mi domanda allo Zio Prole?

— Perehè c’è Batticola! — osservò malignamente Mariantonia: — Il quale v’ha già domandata, e non sì lascia portar via la polpetta dal piatto!

— Uuuh! — interruppe Gennarino con lina urlata lunga lunga, a cui fece eco la fanciulla: — Di Batlicola ce ne vogliono cento per Donato!... E se lui venisse alle mani con quello spaccamontagne si giuocherebbe le spalline...

— E mi dicesse almeno per ora che mi vuol bene: non do~ mando altro! — sospirò Filomena.

— Ha detto a me, — continuò il giovane — proprio a me non so quante volte clic lui — — a io ho parlato già troppo e ll0ll voglio dir altro.

— È ti possa seccare la lingua! una Volta per tutte! — imprecò la vecchia.

— Ah sì? E quando è così, prima che mi si secchi voglio sfilar la corona, per farvi crepare! Lui non sa nulla ancora della domanda di Batticola; perchè io, che gli sono amico, amico del cuore, gliel’ho tenuta nascosta... E lui non vede l’ora d’aver le spalline... E vuol averle perchè non intende campare alle vostre. spalle, nè far dire, che essendo uno spiantato vi sposa per ripigliarsi i suoi denari... E’ chiaro?

— Che son suoi, son miei! — conchiuse la vecchia, mentre Filomena esclamava con tutta l’anima:

— Oh Donato mio bello, io ti voglio dar tutto, tutto!

— E tutto dovete restituirci fino all’ultimo centesimo!... Questa è la volta che sciolgo la bocca al sacco! Oro vado io dal lo Zio Prete, vado io e.....

— Dove andate? Che diavolo avete per le coma?! — Interruppe Geimarino parandosi ad impedirle il passo ed afferrandola per le braccia che erano addirittura due ossa di mor to. — L’altra, benché ossa e pelle, pure ebbe la forza di dargli una stratta e di svincolarsi. Ma lui vedendo che tentava girargli di fianco per imboccar l’entrata di casa, si scagliò a respingerla fino alla porta, che dava nel chiassuolo. E H vedendola ruzzolare, provò un rimorso; e quindi continuò a lottare con lei, usando la minima forza, per non farle del male.

Uno spintone sarebbe bastato a buttarla fuori, ma la prudenza del giovane, e la carità che usava fecero durare la lotta. Intanto Filomena era sparita dopo aver detto:

— Per carità, Gennarino, impeditele d’entrare! — Di che avete bisogno di una veste d’inverno? Ebbene aspettate... Vado io....

Sicché la vecchia, schiamazzando quanto più poteva, rispondeva ancora alla ragazza che non c’era più.