Paggena:Teatro - Achille Torelli.djvu/19

'A Wikisource.
Chesta paggena è stata leggiuta.
— 7 —


ma non ha taglio drammatico. Prova ne sia ’O vuto, nella quale la bellissima stoffa artistica è sua, unicamente sua; ma il taglio scenico è esclusivamente del Cognetti. Mese Mariano del Di Giacomo è un lavoro perfetto, ma è una novella sceneggiata e non unа сomplessa opera drammatica. Ed ecco perchè il Di Giacomo ha messo vent’anni per dare al teatro l’Assunta Spina, nella quale la stoffa è ottima, ma il taglio difettoso e non poco! E per questo il Teatro d’arte napoletana avrebbe bisogno che il Di Giacomo si associasse sem pre al Cognetti. Ma che forse l’ingegno di Matilde Serao cessa d’essere tale perchè ella s’è unita col Murolo?

Povero nostro teatro dialettale! Ha dovuto e dovrà lottare contro i propri autori, più che contro lo Scarpetta, il quale, non essendo un vero autore, è certamente un mirabile, comicissimo riduttore.

La verità che di sughero è fatta
per tuffata che sia ritorna a galla!

Senza dubbio, le sue commedie, tratte da farse francesi, non hanno nulla di altamente artistico; ma, siamo giusti! attestan sempre un espertissimo, bellissimo ingegno, il quale, poi, diè prova della più vana pretensione quando disse che, se un teatro d’arte napoletano fosse stato possibile, lo avrebbe fatto lui. — Fabulae! direbbe Plauto. — Lo Scarpetta deve tenersi contento di essere stato un comico insuperabile ed anche un esilarantissimo manipolatore di componimenti scenici, i quali di napoletano non hanno altro che la dicitura. Ma vorrei che tutti gli altri autori napoletani (me compreso) avessero la feconda, inesauribile vena comica dello Scarpetta. E sventuratamente — per giunta — i loro drammi e le loro commedie si contano sulle dita, ed anche le più strombazzate non hanno dritto a dirsi capolavori: il successo non costituisce capolavoro. Infatti quale più smisurato pasticcio e quale più strepitosa fortuna di quella della Santarella, che diede allo Scarpetta una villa, sul cui frontone egli scrisse: «Qui rido io!» Aveva ragione! — chi ride l’ultimo (e ride bene) è il tempo, il quale mette a posto tutti. Ma, intanto, Scarpetta aveva dritto a trionfare: egli diverte e noi (metto tutti in un fascio, e me per il primo) piagnuсoliamo.

E manco male se quegli autori che si vantavano di aver vinto si fossero affratellati! Ma che!

Vincitor! siete deboli e pochi!