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Paggena:Storia vecchia - Assassina - Pergolesi - Carlo Netti 1914.djvu/304

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Note

Intanto, moriva in Jesi, suo padre; uomo probo e laborioso, che, mercè la professione di perito agronomo e la carica di Sergente della Milizia Cittadina, aveva potuto fin’allora mantenersi con certa agiatezza. Ma, e per le spese esorbitanti occorrenti al sostentamento del figliuolo in Napoli, e per le frequenti malattie e morti fra i cari, si spegneva lasciando molti creditori; così che, lo stesso Giambattista, potè appena ricuperare la dote materna di 78 scudi e 62 baiocchi.

Ancora straziato per la recente perdita del genitore, scrisse il Pergolesi il Recimiro, opera seria in 3 atti, e Il geloso schernito. Queste sue composizioni, però, non raccolsero il pubblico favore, e il Maestro, scorato, rinunziò per qualche tempo alla musica teatrale, dedicandosi, invece, a quella di camera. Ma, spinto da un desiderio intimo e un poco anche da orgoglio ferito, nel 1732 tornava alle scene con Lo frate nnammorato, commedia ch’ebbe esito felicissimo, tanto da compensarlo ad usura dell’accoglienza fatta al Recimiro e al Geloso schernito. Tuttavia, il 1732 fu per il Pergolesi meno produttivo degli anni precedenti nel campo della musica scenica; perchè, durante il carnevale, i teatri di Napoli rimasero chiusi, avendo il governo proibito "maschere e festini e commedie, stante il flagello avvenuto del terremoto". In compenso egli scrisse in quest’anno, per la ricorrenza del natalizio dell’Imperatrice Elisabetta Cristina, il Prigioniero Superbo e l’intermezzo: La Serva Padrona, il più celebrato, forse, dei suoi lavori.

Esecutori della Serva Padrona furono i virtuosi: Gioacchino Corrado, della Real Cappella, e Laura Monti. Su l’esito di queste due opere nessun cenno fanno i giornali e le memorie contemporanee; ma deve credersi che fosse dei più lusinghieri; poiché, dopo la loro rappresentazione, la reputazione dell’Autore aumentò grandemente, come ad evidenza è dimostrato dal fatto che, quando verso la fine del 1733 il Pergolesi presentò istanza al magistrato di Napoli per