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Storia vecchia
Assunta non è più ragazza; ma nel suo pieno, sano sviluppo di donna, esercita tale (ascino da tentare un anacoreta… Spensierata, pazza gliona, biricchina, simpaticissima… Porta un grembiale colorato, e ne’ capelli, appuntato, un pettine: ferro del mestiere.
Don Antonio è il popolano. Una persona "struita" dicono nel vicolo. Dritto, piuttosto tarchiato, ancora giovane; sempre in atteggiamento grave e autorevole. Porta il cappello alto e un mezzo táite, molto usato.
Si’ Dummineco è un vecchietto tutto bianco, asciutto, pulito; conservatore fedele e entusiasta del suo "tempo"; dispregiatore sistematico d’ogni cosa che da quello si allontana. Apparentemente burbero, in fondo è un’anima nobile, semplice e sensibilissima. Veste un camiciotto di cotonina bleu, un berretto con tesa. Parla a scatti, e camminando saltarella un poco.
Don Biagino un faccendiere che si spaccia per avvocato. Figura tristemente comica. Un po’ calvo; pizzetto brizzolato. Veste arranciatamente.
Don Giacinto "’o parrucchiano" ha toccato la sessantina. Paffuto, rubicondo, allegro; dà subito l’impressione di un buon diavolo contento. Più prete che religioso, passa nel popolo per un uomo di cuore, e vi esercita anche un certo dominio, in virtù del suo ministerio.
Eugenio Tiburzi. Giovanotto non brutto, piuttosto ben vestito; pieno di salamelecchi.