Vai al contenuto

Paggena:Rimatori napoletani del Quattrocento.djvu/63

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.

— 14 —

Ma no(n) finera laraore
Se lanima partirà
La mia uita finera
Finera la mia uentura
Finera o darra fine
Àlmaldire della gente
Et dechi semena spine
Secharanno soe semente. [1]
Duna cosa so contento
Chela fama restara [2]
La mia uita finera
Finera la mìa ventura
Oyme che finerando limey stenti
Sarra contenta la mia namorata
le lingue ìnvediosy dela genti

  1. Intendi. I semi giltati da colui che semina spine, seccheranno.
  2. Non omnis moriar: muUaque pars mei YUabil Libitinam. HoraL Od. XXilI. perque omnia seeula fama. Si quid habent veri vatum praesagia, vivam. Ovid. metam. lib. XV. Questi versi ed altri del Galioto dimostrano chiaramente che it rimatore è combattuto dalle reminiscenze classiche, e dallo svolgimento proprio e naturale del dialetto meridionale.