Paggena:Rimatori napoletani del Quattrocento.djvu/232

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PER ALFONSO I D'ARAGONA [1]

(Lettera al Prot Mario Mandalari)

Egregio sig. Professore

Giacché Ella, con benevolenza particolare e con genti- lezza squisita d'amico, m* invita a pubblicar qualche mio scritto nel Giornale Napoli letteraria da Lei diretto, Le mando ora un canto in lode di Alfonso I, che ho copiato sul cod. 1097 (mss. italiani) della Nazionale di Parigi. Chi sia l'autore di codesto canto, non so: potrebbesl asserire ch'esso sia quell'Aurelio o de Jacobutis de Tussicia » o, come altrove è chiamato, « Aurelius Tussicianiger r^, al quale appartiene un rifacimento della Batracomiomachia in ottave, contenuto ne', primi tredici fogli di questo ms. 7 Chi sa ? io non sarei lontano dal reputar vera tale conget- tura. Il Codice è cartaceo, del sec. XV, legato in maroc- chino rosso, con lo stemma reale di Francia, impresso in

  1. Non ci pare priva d'interasse la seguente lettera dell'amico dottore Mazzatinti, la quale fu da noi altra volta anche pubblicata nel giornale domenicale < Napoli letleraria > (n. 12, anno I, 6 maggio i884) da noi allora diretto. Noi la pubblichiamo, anche perchè il canto < Per Re Alfonso d'Aragona > trascritto dal Mazzatinti, in Parigi, nella Nazionale ha molta identità co' versi da noi pubblicati in questo volume.