Presto chiamate subito i soldati, che lo voglio far appiccare.
Pul. Aspettate. Ne signò, nce potessemo transigere co na mazziata?
Ans No appiccato
Viol Oh povero mio marito (piange)
Pul Puozz’essere accisa: primme m’aje jattate dint’a lo fuosso, e po mi chiagne
Lea Ah signor Anselmo, eccoci a’ vostri piedi
Luci. Caro padre perdonatemi, questo è la prima volta non lo farò più.
Pul E quann’è la primma vota, passale pe coppa.
Lea. Compatite sig. Anselmo un trasporto di amore. La vostra resistenza mi ha indotto ad agire in questa maniera. La mia nascita non è oscura, e spero che non vorrete vedere scontenti due cuori che da lungo tempo si amano.
Ans (Ah, che ho da fare). Ebbene, alzatevi, che vi perdono. Ma quel briccone voglio che sia appiccato.
Pul Ah signore mio pe carità…
Lea. Sig Anselmo per mia colpa è reo. Vi supplico a perdonarlo.
Ans. E bene, ti perdono, ma in casa mia non ci mettete più piede
Pul Oh! sia ringraziato lo cielo.
Vio Ah, mi viene a piangere (piange)
Pul E tu pecchè chiagne?
Vio. Perchè non ti appiccano
Pul. No, bell’amore che me porta muglierema?
Ans. Via, datevi la mano, e siete felici.
Lea Oh sospirato momento!
Luci. Sei pur mio Leandro!
Pul Saluute, e figlie mascolo. Signò mme pare che mo.
Lea. Intendo, devo un premio al tuo impegno, e non posso negartelo mentre col tuo mezzo è venuto nei nostri cuor, con il ristoro, la calma.
FINE