Paggena:Pulcinella - Dramma in un atto.djvu/7

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ATTO UNICO


LA SCENA: — Una povera stanza che dà su un terrazzo, sul quale guarda la larga vetrata con un’unica apertura a finestra. Dal terrazzo, percorrendolo lungo la vetrata si accede alla casa. La stanza è esagonale. Dall’ampia vetrata si ammira, lontano, il panorama di Napoli, il golfo divino e la lunga distesa dei paesi vesuviani fino alla penisola sorrentina. Sono le ore ultime del pomeriggio. Verso il proscenio, nel punto meno esposto della stanza a destra, è un lettuccio, ma messo un po’ innanzi, perchè circoli più liberamente l’aria a sollievo del piccolo Giacomino, che vi giace malato. — Avanti a sinistra, una tavola non grande ma rotonda, sulla quale è un lume a petrolio con ventola. — A sinistra dell’attore è la porta comune, alla quale si accede venendo appunto dal terrazzo. — Pochi mobili, qualche sedia di paglia comune, di quelle che si adoperano nelle chiese. In fondo un attaccapanni, al quale è sospesa una giacca da uomo, un cappello e qualche altro panno — Un lavandino con un bicchiere sopra pel latte. Sul lavandino è uno specchio di una certa grandezza, ma vecchio pel lungo uso. Un altro uscio a sinistra, che mette in un’altra stanzetta. — La stanza è ancora in piena luce. Poi, a mano a mano, l’oscurità del crepuscolo la invade tutta.