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Paggena:Pulcinella - Dramma in un atto.djvu/11

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ATTO UNICO

Rachele — (Ha aperto cautamente la porta perchè non strida. Passa sul terrazzo il capraio con la capra da latte. Si sente, da dentro, il tintinnio del campanello attaccato alla gola della capra. La Voce del capraio giunge: — «’O caparo… Teh… Catarenè!… teh!… ’O craparo!» Dall’interno s’ode ancora il campanello della capra. Rachele s’alza, va presso il lavandino, prende il bicchiere. — Al marito:) Aspiette n’atu mumento, Rafè, quanno piglio ’o latte. (Esce. La si vede passare fuori la vetrata sul terrazzo, fermarsi presso il capraio che munge il latte.)

Rafele — (Silenziosamente, s’è seduto in fondo presso l’uscio)
Da fuori nella calma pomeridiana, nella declinante luce del giorno, giunse, lieve, lontano, come una carezza il ritmo di una canzone — La voce si allontana ancora, sempre più, fino a spegnersi. — Don Rafele ha un singulto. Si leva in piedi. Guarda verso il piccino. Rientra in questo momento Rachele, insieme con Donna Rosa)

Rachele — Mme fa cumpagnia Donna Rosa… Può ascì….

Rafele — Donna Rò, grazie…

Rosa — Buona sera… Jate ’n grazia ’e Dio…

Rafele — (Prende l’involto, s’avvia per uscire) Redimmo! Redimmo!… (Le due donne vengono avanti. Seggono alla tavola. Rachele prende una calza che sta rattoppando. Donna Rosa le parla piano, confidenzialmente — Raffaele è ancora sull uscio. Guarda verso il piccino.) Dorme! (In punta di piedi s’avvicina al bimbo, che s’è assopito. Lo accarezza lievemente). Duorme, figlio bello… (Gli manda baci sulla punta delle dita. Guadagna l’uscio dopo aver dato in una amara risata). Redimmo!… (Esce).

SCENA SECONDA

Donna Rosa, Donna Rachele, poi Aniello

Rosa — (Dopo un breve silenzio) S ha dda fa a vuluntà e Dio… (sospira.)