Paggena:Nu frungillo cecato.djvu/41

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atto secondo

AITO SECONDO 39

Alessio — Timò, me pare na criatura.

Timoteo — Pare brutto che uno saluta, < •,,’auto non risponnc

Felice — Che ncentra, chillo e lo titolo de la poesia.

Timoteo — P°?-n nr sacc*°* *° faccio lo miedeco.

Felice — E &'ìk' chlll° fa lo fravecatore. {legge.) a Buonasera! di ora in ora «La giornata se ne va; «Verrà 1 altra e l’altra ancora «Come questa se ne andrà»

Guardate, io posso leggere a qualunque distanza. {allontana di molto il libro dagli occhi).

« Dopo un giorno faticoso « Viene 1 or a del riposo « Chi fatica, aspetta e spera « Buonasera.

Timoteo — Felicissima santa notte,

Felice — (Dalle dà) (legge).

« Tutto passa, gioie e guai « Odii e amori, se ne vanno. « Per noi poveri cecati.....»

Angelarosa — Uh! avete detto cecati... (lazzi).

Felice — « Per noi poveri operai

«Tanti stenti passeranno «Verrà l’ora benedetta «L’aspettiam come si aspetta «Un mattin di primavera. «Buonasera I "

Angelarosa — Bravissimo! (si alzano). (Felice posa il libro sul petto di D.a Angelarosa). (lazzi).

Felice — Lo libro addò 1’ aggio posato?

Alessio — Niente, l’aje posato ncoppa a la scanzia.

Angelarosa — Dunque l’esame è riuscito.

Alessio — Si deve fare nient’altro?

Angelarosa — Nonsignore.

Alessio — Allora pozzo j a piglià lo braccialetto e li sciucquagHe (mo vaco d-a D. Ersilia). (Felì, statte attiento)• Permettete. (Timo, dance n uocchio) (via).