massime cbe «epoanodàa na figlia,* jiper . che io fine la sola moria me po dirìdere da
li braccia so]e.
Catto. (stringendola alieno) Figlia toia d’oro! Fui. É voi, D Fabiano, al primo incoottfotion mi avete detto che Menica era?.«•
’Fab. Caro mio, no: «la miacoscesaiosa esperienza ha agito in questo affare: ricordatevi die mi diceste di non voler conoscere lo stato della germana per...
Fui. Troppo giusto; mi avete dolcemente punito, ed io ve ne sono tenuto; obbligandomi di eternare la felicità di Carolina col...
Fab. €ol farla consorte di quest’ onesto giovane.
( indici Giulio )
Fui. Propriamente così. ( unisce le destre di entrambi) ~
Fab. ( a Giul. ) Sei ora contento?
Giù. Lo Cielo ve V ba da rennere..
Caro. Co ddarve na longa vita pe la felicità de lo
flirtimele vuosto.
Ste. Volete ora aggiungere a tante largizioni
quella...
Fab. Di proteggervi? non v* ha dubbio. Voi sarete il mio segretario, voi siete troppo degno dèlia mia stima, e voi godrete cosi un vistoso appannaggio.
Ste. ( a Pep. ) E formerò in tal guisa?..
Pep. La mia situazione si nc’ è lo conzenzo de ziemo.
Pan. É ttiempo di gioia: sposate vqe pure.