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di eseguire ciò che si era tra voi proposto., Non dubitare però, D. Fabiano sa perdonare i falli; D. Fabiano paleserà la tua innocenza, to resterai libero, Carlo avrà la pepa destinata alla sua infamia; e ad onta che abbia asserito d’ esser stato tu l’inventore ditale trama...
Jtqf. (fuori di sè) Io 1 non mai, signore; egli ha progettato di rubare ii signor Pietro.;,
Tutti Che?.. ( sorpresi )
Stef. ( cade in ginocchio ed a braccia apèrte, pronunzia con vivo cuore) Nume benefico,
bai attestata hi mia innocenza!
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SCENA Vili.
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Carlo, Giulio *guardia e delti, indi Pangrazio Peppiita, Lobbizzo ed un Notàbó.
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Carl. ( alla guard’a) Ecco il ladro, arrestatelo.
Fab. No, tu sei il ladro, ecco Chi ti accusa, (mó* sira Raf ) #
CariOh inferno!!!
Carm. Boiuprode! avite pigliato sto ternicclullo.
Caro. Vi corame avite saputo spaccia la mercanzia!
Giù• Aspettàveve lo cuoppo pe ve la fuma, e...
Pie. E io poveroromo aveva da essere lo potecaro pe ddare lo cuoppo a st’ assassine.. Ah! ssi non era pe sto povero giovene, a ccliesl’ora sarria stato strozzato comme a no caponò oopastàto! ( entra nelle stanze )
Fui. (alla forza) Toglieteci la vista di si perfida gente, conduceteli al loro destino.
Fab. Signor messo, domani verrò dal giudice per