Efir. tfea&chfc per sognò.
Fab. Dunque?,.
£Vr, »ir vórria sapè" lo flnei.. *
Fab. Non si* deve ’saper nulla; * dò chte hi opera, dal corapar Fabiano, replico, tende, alla rostra felicità, ed’ aila’frunfeiotte tH 1 una lingua mordace... basta; rasserenatevf; é lasciate fare a me. • ’*
Etr.i: sommessa) Non parlò chifiL
Fìtfc YaCarfa) Fulvio?
Carl. E*dentro con Menica, con Gàfrmfoe cosf detto varva e caruso, col signor Glàlio* ed altri convitati: V orchestra ha dfeto principio anche all1 armonico chiasso.
Fab. Ed 4J notaro?
Rqf, Non è* ancora giunto. ’
Ste. (comparisce dalla porta di strada > ed1 ascolta F ùltima interrogazione dt Fabiano. )
Ste. ll notaro a momenti sarà qui.con Giulio.,
Fàb. Benone \
Etr. E ppapà?
Sle. Terra parimenti* con Giulio.
Err. E D. Pangrazro?
Fab. ( infastidito ) Vecrà con Giulio » oon Fttipce^ «co, con Nicola...
Carir Zitto, signore; è convenevole lo schiamaB-. zttre in un luogo che...
Ftsb* Ah! si si, ha ragione il caro Carlo; in questo gabinetto ( indicando la porta chiusa a dritta ) trovasi a riposare nn mio amico che . a momenti dovrà condursi In Àveltino.
Ste. Il solito già: profittano del vostro huon cuore* e... Bara m’immagino qualche mio collega in fortuna? un disperato senz* altro?