SCENA F.
Camera in casa di D. Fabiano.
lo fondo un tavolino con lumi coverto da lungo tappeto. A dritta una porla chiusa, e nel mezzo altra * porta che mena in cucina. A sinistra osservasi quella df entrata similmente chiusa.
Raffaele e Cablo, quindi D. Fabiano ed Errichetta, in ultimo Stbfanino.
( guardingo ) Replico non bo se l’esecuzione possa rendersi facile.
Cari Bisogna ben dire ohe tu sei il padre delle difficoltà; non rifletti che se sfugge lai momento resteremo vittima d’ un’ eterna miseria?
Raf\ Ma...
Carl. Che ostacoli puoi addurre, sentiamo? la festa è preparata all’ altro braccio, e corrono ormai altre otto stanze \ ( ode&i in distanza suonar I’ orchestra ) senti? la dolce armonia può tranquillizzarti: d’altronde poi r asino carico d’ oro dovrà a momenti mettersi in viaggio, e... allons! coraggio si forzi la toppa, e si assalti.. • ( ode si bussare la porla cT entrata )
Raf. Zitto. ( apre e comparisce Fabiano con Errichetta )
Fab. Avanti, avanti, amatissima mia figlioccia.
Err. Ma papà mio, D. Anseimo?
Fab, A momenti verrà, avete dubitazione di me? del vostro compar Fabiauo?