Giù. (tra sè) [È bravo D. Fabiano! )
Caro. ( a Fnb. ) Comme! e vuje non?..
Fab. Non posso fare a mono di consigliarti ad accettare una simile olierta; la fortuna tua e di Carmine sarà colossale. (sottovoce e rapidamente ) ( Accetia Carolino; sarai felice e cosi sposerai il tuo Giulio. )
Caro. (tra sè) (Accetto la mono soja e sposarraggio Giulio! chislo che one votta! ) fui. ( le si accosta ) Dunque?
Caro. ( abbassando gli occhi) Che ssaccio!.*
Giti. ( di furto a D. Fabiano ) ( Io me congratulo, sit’ ommo de parola!.. )
Fab. ( Che dici sciocco ne 1 )
Giù. ( Comme! me promettite d’ajutarme, e... )
Fab. ( E non ti sto ajutando? )
Giù. ( Vuje state proponenno a’ auto partito a Me*
i * neea. ) * • " M •* •
Fab. ( Già, e si fa ciò per formar la tua felicità. ) Fui. (a Carolina) Via, alzale gli occhi, rispondete con franchezza alle mie domande, vi piace il mio volto?
Fab- Non corre dubbio, voi siete avvenente, siete grazioso. (a Carolina) E vero? fé. s.) ( Rispondi affermativamente, tu sarai felice con Giulio )
Fui. Àllons! coraggio, vi dice il cuore di amarmi?
Caro. Gnorsi, ma io... (tra sè) (Io me reco mbrogliata! )
Giù. (per inveire e vien trattenuto da Fabiano senza che Fulvio se ne avvegga ) ( Ah! ca
io voglio...)
Fab. ( Non li muovere, o vado In furio )
Fui. Via, sei propensa per me? io tubilo l’impalca mero. -/• T
Fab. Subito! questa sera immancabilmente.