Paggena:No grano varva e ccaruso.djvu/22

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ma bo non sape a.mme 9 e io non na*

do a ino* *’ •, *

Che esso * «Ue scoprimento!

C’oro. D. PoWa, non lo ddioite a nnisciuoo.

Fab. Figlia mia non dubitare, è un sagralo qua* sto ohe rimarrà odalo nel mio cuore.

Caro. ( guardando per la fritta ) Uh, eocolo t eccolo.

Fab. Chi?

Caro. Lo nnaamomto mio.

Fab, Questa oonoscenza mi reca alquanto distarbo, e... ( guardando ùmilmente ) A 9 la

sua fisonomia non m’i del tutto nuova*..

. * /

SCENA TL

Giulio e detti....

«

• * *

Qtu. IKeoeca mia... ( iipresenta con tutta premura, ma vedendo Fab. ii arrena ) Scu

sale signore.

Fab. No, na, Cuori soggettanepariate liberamente.. Se poi volete che m’allontani* io... Giù, ( con tuono )..Me faccio meraviglia \ io discorro. in /pubblico, nèJbo alcun segreto oo cchella che m* avreggio da sposa.

Fab. Ben»! «pesta franchezza di dire mi per* suede..,.;

Giù. Dunque voi permettete ohe io possa dlocro a Metrica?.. *

Fab. Parlate* parlate* replico, senza soggezione. Giù. Cara mia, te do la notizjji che ciengo, è ccontento che se faccia lo matrìomonio nuosto; ma dall’ altro canto e afflitto perchè non me po dà niente» eésenno n* auto povero inpiegato comme sonco io.