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miseria e nobiltà
Gaet. Ah, principe, siete stato anche a Parigi?
Fel. Se sono stato a Parigi!... Ma io conosco più Parigi che Napoli!... Fratello, quante volte siamo stati in Francia?
Pasc.Uh!..
Bias.. Ecco ccà la signorina!
Gaet. (va ad incontrarla) Vieni, figlia mia (la prende per mano). Figlia mia, fortunata! Nobile figlia!.. Bacia la mano al tuo secondo padre e ai tuoi nobili parenti.
SCENA VI.
Biase, Gemma e detti.
Gem. Obbedisco (bacia la mano a Pasc. Conc. e Felice).
Pasc.Bravo!... Bella ragazza! Siedi. (Gemma siede vicino ad Eug.).
Fel. (Chesta overo è bona!)
Conc. (la guarda attraverso le lenti) È veramente una graziosa franciulla!
Fel. Ah! (grida per non far sentire lo sproposito di Concetta). Sarà una coppia proprio invidiabile!
Gaet. I parenti del tuo caro Eugenio acconsentono con piacere al matrimonio. Mo’ sei contenta?
Gem. E vi pare!.. Contentissima!
Fel. Abbiamo fatto tutto ciò che volevate, e siamo veramente lieti di avervi data quella felicità da voi tanto desiderata.
Pup. Dopo il matrimonio di mio cugino, dovete pensare di maritare anche a me, perchè se no parlo, e scumbino tutto!