dare al Pubblico una tal quale notizia di chi siano gli autori di questo libro. Eravamo non più che cinque persone; ma la morte, che fura sempre i migliori, avendocene non è gran tempo rapito uno, siamo ridotti a quattro con poca apparenza di accrescimento di numero d’altri che si uniscano a noi. Non per pubblica autorità, ma di nostra spontanea volontà associatici in amichevole nodo abbiamo assunto il nome di Accademici Amici della Patria per quell’antichissimo dritto, che regna tra gli Italiani di potersi denominare Accademici di qualunque genere di studj, o d’arte liberale, tutti coloro, a cui venga in pensiere.
L’oscurità, in cui ci siam determinati a restare, non è un effetto di modestia; nè noi vorremmo far quì pompa d’una virtù, che confina colla sepolta inerzia. Nasce solo e da timidità, e da necessaria economia. Primieramente non sapendo quale accoglimento farà il Pubblico, ingombrato di prevenzioni contro il dialetto Napoletano, a questa nostra intrapresa, e temendone rossore, e mortificazione invece di applauso, non abbiamo avuto coraggio
di nominarci, finche l’esito felice non ce lo ispiri. Inoltre, e questa è stata potentissima ragione, è ben noto l’abominevole abuso, che regna tra noi di vo-
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