senza pensiero di publicarle, alcune Cronichette. Ne esiste una in qualche biblioteca di Notar Ruggiero Pappan sogna, della quale non ci siam potuti procurar nemmeno la veduta, poiché i custodi di esse, simili agli eunuchi de' serragli nè toccano i libri, né vogliono, che altri gli tocchi. Di due altre Croniche l’una di Lucio Cardamo, l’altra di Antonio Coniger, ambedue Leccesi, e scritte nel dialetto di quella provincia, siam debitori alla diligenza, erudizione, e vero amor della patria, del fu Giamberardino Tafuri, d’averle il primo pubblicate.
Lucio Cardamo di Gallipoli nacque nell’anno 1410. Scrisse delle cose accadute nei suo tempo fino all’anno 1484. I suoi Diarii furono pubblicati per la prima, volta da Bernardino Tafuri in fine del Tomo III. della sua Storia letteraria. Da essi apprendiamo, che fu in Roma in tempo del Giubileo del 1450., e nel 1463. si portò in Lecce in qualità di Sindaco a prestare in nome di quel pubblico il giuramento di fedeltà al Re Ferdinando I. d’Aragona. Nel 1481. intervenne al campo degli Aragonesi contro i Turchi sotto la città d’Otranto. Finalmente cessò di vivere, come si reputa, dopo intronizzato Alfonso II. Re di Napoli.
Antonello Coniger autore d’una Cronica volgare fu pubblicata per la prima volta da Bernardino Tafuri in fine dello Tomo VIII. della sua Storia con alcune annotazioni. La Cronica comincia dal 938., ed il Padre Antonio Beatillo della Compagnia di Gesù ne fa parola nell’indice degli scrittori citati nella vita di S. Irene nel seguente modo. „Antonello Coniger gentiluomo Leccese in una Cronica, che fa dall’
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