L’ambiente — Corte d’assisi. La descrizione è superflua. Presidente nel mezzo. A destra: il P M.; più avanti il banco dei giurati, dei quali si vedono solo cinque, gli altri sono nascosti dalla quinta. A sinistra: il cancelliere, più avanti la gabbia con l’accusato: ai due lati carabinieri. In mezzo, con le spalle all’imputato, l’avvocato difensore, sul davanti, con le spalle al pubblico, ’Ntunetta e Nennella, sur una scanna. Una bassa ringhiera in ferro chiude la scena sul davanti del proscenio. — Destra e sinistra dello spettatore.
SCENA PRIMA
Presidente, Pubblico Ministero, Cancelliere, Usciere, Avvocato, Giurati, Esposito, ’Ntunetta, Nennella, Carabinieri
Pres. (ai giurati come concludendo)… questo è il fatto. Ripeto: è cosi semplice che a momenti di direbbe superfluo il dibattimento. Il delitto è flagrante. Il reo confesso. Posso assicurare ai Signori giurati che in mezz’ora avranno bello che assolto il loro compito
1° giurato. (si alza e ringrazia goffamente) Eccellenza. (si siede e mormora al 2° giurato) E’ una squisitezza.
Pres. (all’imputato) Vincenzo Esposito, alzatevi. Raccontate ai signori giudici del fatto quanto pensate possa menomare la vostra colpa.
SCENA SECONDA
L'on. Russo, Polito, e detti