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Paggena:Altavilla - Nu turtaniello ca nzogna.djvu/43

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pe la gran ragione, che si se stima la manma e lo patre, a’ ha dda stimà a fforza!a mogliera. Massima del Bricaccia!

Car. (convinta) Bravo Menichiello, bravissimo! è precisamente questa la vera riflessione dell’uomo giusto. Anche io per la mia genitrice piansi amaramente!.. sì, merito biasimo, merito giustamente il suo abbandono.

Con. Tèccote lo vero specchio de la femmena de core; (indicando Carolina) niente, essa ave tuorto, e nnante a n’ asercito lo cconfèssa.

Men. (a CaK) Scusate si ncaso maje...

Car. Ài contrariò; te ne resto obbligata; ma non pertanto, ripeto, che D.*Riparata è venalissima e giammai sarebbe capace di prestare il suo consentimento per...

Con. Ma non se pótarria co cquacche ppenzata de li boste speciose...

Car. vinta da felice idea) Sì, la fortuna mi suggerisce un ingannevole mezzo per giungere al nostro intento: bisogna servirsi d’una di quelle solite bizzarrie che si praticano nella ghiribizzosa Parigi. (con tutta vivacità) Trebien! trebien! il matrimonio è ?uasi alla sua effettuazione.

Con. avite penzato?

Car. É un’idea sublime, è un colpo inaspettatissimo per la signora, che... avrei però preciso bisogno d’un uomo svelto.

Con. Aspettate: nc' è ffratemo Romualdo Io perucchiero, che...

Car. Tuo fratello? si, sarebbe a proposito: ma no, egli potrà esser capace di svelar tutto a mio padre e riuscirebbe vano il progetto: mi necessita un uomo segretissimo che...

Men. Ne, ne; e io addò stonco?