Paggena:Altavilla - No testamiento capricciuso.djvu/29

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SCENA Vili.

Pulcinella vestito ridicolmente, e detti

Pul. Vivano li spuse! vivano...

Pul. Che zzilto e zzitto, Perzechella* miettete mparanza co lo sposo ca io v’ aggio da mena un mesttra de Casule nfaccia, e dopo per mio ricordo, in un badie di porcellana avrete le piò scelle pastenache di Nocera.

’Ann. Che fagioli, che pastenache!, in questo momento, va dal vetturino, e fa ehe sia all’ordine la carrozza.

Pul. Ma,..’

Ann. Corri, melenso.

Pul. Io m’aggio da mbriacà.

Ann. Corri, replico, che sarai compensato con una piastrf.

Pul. Mettiteve ncarrozza ea simmo leste. ( ria )

Ann. Qui v’è l’occorrente, si scriva a Francesco.

Ale. Cbecosa?

Ann. Ora ora.sarete informato..( »’ accinge a ciò ehe ha proposto, e viene interrotto dalla voce di Rocco che odeti dal di dentro )

Roc. Totonno, Totonno.

Ros. Veneno genie!

Ann. Secondatemi, (fafinzione di ballar con Lucrema e Rotind )

Roc. ( comparisce ) Sè! D. Annibaie abballa la tarantella I

Ann. E una sorpresa che voglio dare alia conversazione: Rocco andate dentro e non palesate ad alcuno il nostro grazioso concerto.

Roc. Si, si, la ceca ba dda essere a 1’improviso...