Pul. Acchiappa.; ^glielo consegna, Giovanni l’osserva e dà in eccessivo furore )
Gio, Comme!
Pul. Ch’ è statò?
Gio. ( disperandosi ) Uh! uh! nu curliello, na funa, 8trigoitemmella ncanna!...
Pul. Che boaora è stato?
Gio. Io mo mme scanno, mo m’ accido!
Pul. Se po ssapè diede?
Gio, E benuto na nummero scagnato: mraece de 18 è benuto 19.;
Pul. ( barcollando ) Mamma mia! chiammateme no ferracavallo ca voglio fa testamiento!
Gio. Addò cancaro ll’ è jocato?
Pul. Abbascio a là Jòdeca.
Gio. Mo vaco accidere lo postiere. ( via furibondo )
Pul. Scasato me! mo m’afferra na goccia a ddop* pio guardiunciello! ( via appresso )
Bran. ( comparisce al difuori e mette, sospesi’ in un quadroy i numeri usciti )
( La gente grida ) La strazione, la strazìpne! (tutti cavano fuori i biglietti e si disperano per la pèrdila fatta )
Un uomo. Auh! guardate cca, pe no punto nnante, e n’ auto arreto, perdo ll’ ambo.
Altro. E io tenco 24 vote 18 senza combina n’ auto scarrafone vicino.
Altro, (allegro) Essi ca ir aggio ncarraia!
Il primo. Haje vinto?
■ ■ ■ Non aggio vinto, ma comm’ avesse vinto — guarda cca, 8i quinto, e 81 è benuto.
— 81! è asciuto 18.
- E 18 e 81 non è lo stesso? è benuto a
la suierza.
— Ma però non è vinto?