Lau. Com’ eccellenza?
Pul. Cara mia; la tegge insogna che si mastica e dal marito e dalla moglie; perchè facimmo caso che P avvocato marito scapezza, ossia, cade malato, chi m a difeDnere la causa? la moglie / essa se piglia le pustole di Cicerone, e le sentente scadute dei tre fratelli Marco, Tt)l!io,«e Cicerone, coi protocolli di Virgilio (primo chirurgo e salassatore privilegiato) e corre in Tribunale. Lo stesso poi, ributtando la malatia del marito, si cootenta dei scorpioni eruttanti dalla moglie e... ne tu che mmalora pretieone da me?
Lau. Eccellenza, voi sapete tolto e fingete di non conoscer nulla.
Pul. lo saccio tutte? no cara mia.
Lau. Come! vostro figlio non ve lo ha scritto?
Pul. Figliemo me scrisse che... (tra si) (io non so nzurato, sto figlio da dò mmalora è scapulato?)
Lau. Io ho abbandonato i miei padroni e sono qui venuta con Carminella e suo zio.
Pul. E a mme che mme preme?
Lau. Come! non v’ importa / se io sono giunta qui per ordine di vostro figlio, avendo promesso di sposarmi in Sarno.
Pul. lo non saccio niente de- chesto.
Lau. Non sapete nulla! non sapete nulla! ah! che egli mi ha ingannata... ab! che la povera Lauretta è stata troppo credula a quelle sue lusinghe... oh Cielo! ritornando mio fratello i’ Salerno, che dirà di me? Eccellenza, eccomi a vostri piedi, (prostrandosi) eccellenza io son disperata!..