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Paggena:Altavilla - No barone fermo e n'auto de rispetto.djvu/66

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Lau. (con tuono supplichevole) Eccellenza, parlo con V. E. e se l’E. V. m’ accorda Tonore d’ascoltarmi, io son sicura d’ ottener la grazia dal cuore magnanimo. $i V. E.

Car. (Quanto è ttrosca! che belìo pparlà!)

Pul. (tra sè) (Aggio avuto sti cquatto, eccellenze! scontammo, vedichmo de che £e trat - ta.) Bene!.. (con tuòno imperioso) depositate le vòstre deposizioni.

Lau. Come avete detto, eccellenza Ì

Pul. Parleggiate.

Lau. Eccellenza, io sono una disperata.

Pul. Non venite per denari, perchè S. E. sta più disperato di voi.

Lau. Nò, -no, per tutt’ altro. » eccellenza.

Pul. Bene, sermoneggiate.

Lau. Eccellenza: sè ad una povera ed onesta fanciulla di vii condizione si offre un partito luminoso... capite?

Pul. Ho capito: — luminoso — come fosse un lampionaro.

Lau. No, luminoso, vai quanto. dire vantaggioso.’ per esempio un giovane avvocato, un baroncino, che nulla curando i riguardi della sua nascita si prende tutta la eura di sposarla: la giovane deve o pur no accettare una simile offerta?

Pul. Come avete detto? io sto affiussionato con gli occhi, non ci sesto ben’?.

Lau. Se una cameriera s’invaghisce d’un nobile avvocato e questi la vuole impalmare: deve la giovane accettarlo?

Pul. Un nobile.avvocato? bisogna vedere se cotestia ha fatto il corso degli studi e conosce il codice di processura.